Alla vigilia dell’arrivo del Tour de France sul lungomare, Rimini rende omaggio al mito di Pantani

Ciclismo
  • 28 giugno 2024

Alla vigilia dell’arrivo della prima storica tappa del Tour de France, Rimini ha reso omaggio venerdì 28 giugno 2024 a Pantani con una installazione alta 5 metri e larga 4 che fissa per sempre la silhouette del Pirata al termine di una delle sue più celebri cavalcate nel mito: l’arrivo al traguardo di Oropa alla corsa rosa nel 1999, pochi giorni prima che tutto andasse in frantumi a Madonna di Campiglio. Marco con le braccia larghe, dopo aver rimontato 49 avversari a causa di un incidente meccanico, in una espressione di gioia, fatica, estasi e dolore.

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Per realizzare questa straordinaria opera è stato coinvolto il designer di fama internazionale Aldo Drudi, che ha collaborato a lungo con Pantani, curandone per un periodo l’immagine, e firmandone oggi l’installazione, una maestosa struttura tridimensionale, un capolavoro di arte e ingegneria. Realizzato in polistirolo ad alta densità, questo “colosso”, alto cinque metri e largo quattro, è sostenuto da un robusto telaio in metallo e ricoperto da un rivestimento in poliurea rigida resistente agli agenti atmosferici. Anche l’ubicazione scelta non è frutto di una mera contingenza: il posizionamento dell’opera nella piazza sull’acqua di Rimini simboleggia metaforicamente un ritorno alle origini per Pantani, un ricongiungimento con la propria casa. Il parco Marecchia è infatti un luogo carico di simbolismo, un punto di unione e di confine, dove il mare incontra la terra, riflettendo il viaggio del ciclista tra le competizioni e il rientro a casa, in quella Rimini che tante volte lo ha accolto, che fosse di rientro dal Cippo del Monte Carpegna o in pausa dalle corse.

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L’installazione rimarrà nello scenario del bimillenario Ponte di Tiberio fino alla Notte Rosa per poi essere trasferita in maniera permanente in una zona altrettanto importante per la città che verrà scelta insieme alla cittadinanza, così che il Pirata rimanga nel cuore di tutti, dai viaggiatori ai passanti. Qui, Marco Pantani, è più di un ricordo; è una presenza viva che continua a ispirare atleti e a raccontare lo spirito indomito delle terre della Romagna.

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