Ravenna, avvio stentato della stagione estiva. I bagnini: “Nei giorni feriali c’è il deserto”

Ravenna

Un giugno in affanno nonostante un meteo eccezionale per gli amanti della spiaggia. Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa Spiagge Ravenna, non nasconde la delusione per l’andamento del primo mese dell’estate che, nonostante il bel tempo e le temperature elevate, ha deluso le attese: «I numeri purtroppo sono stati inferiori alle nostre aspettative - commenta - soprattutto per le presenze nei giorni infrasettimanali, quando si è registrata una flessione che oscilla tra il 20% e il 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il calo ha riguardato quasi tutti i lidi. Le uniche eccezioni sono state Lido di Classe e Lido di Savio che, a quanto ci risulta, hanno sostanzialmente tenuto. In generale tra gli operatori serpeggia la preoccupazione perché i segnali di giugno hanno fornito ben poche rassicurazioni».

Feriali deserti

La mancanza di turisti e affezionati della spiaggia riguarda per lo più i giorni dal lunedì al giovedì: «Già nei venerdì pomeriggio abbiamo visto molta più gente in spiaggia - spiega ancora Rustignoli -. Al sabato e alla domenica i risultati sono buoni, ma queste due giornate con flussi soddisfacenti non possono bastare per fare quadrare i conti. I nostri servizi e ospitalità, con il personale operativo, riguarda sette giorni su sette, quindi non è corretto pensare che con gli incassi del fine settimana gli operatori balneari siano sufficienti per la sostenibilità economica. Bisogna sfatare questa certezza. Nel weekend si fanno gli incassi che garantiscono il 35%-40% dei fatturati, il resto è frutto delle altre giornate. Il fatto che in mezzo alla settimana ci sia meno gente è fisiologico, ma in questo giugno il problema si è fatto ancora più evidente».

Tendenza comune

Rustignoli spiega che la flessione nei giorni infrasettimanali sembra interessare anche altre realtà, come ad esempio la Toscana: «Siamo di fronte a un problema nazionale su cui occorre aprire una riflessione. Da tempo notiamo e denunciamo una costante riduzione della capacità di spesa delle famiglie italiane e ogni anno la sofferenza si fa più evidente. C’è la contrazione dei giorni in vacanza e anche la rinuncia a tante spese. Servono interventi a sostegno delle famiglie».

La conferma di un giugno sotto le attese arriva anche da Andrea D’Altri dell’agenzia Mondo Casa che gestisce diverse case a Punta Marina per gli affitti estivi: «Attualmente tutti i nostri appartamenti sono affittati - commenta - e anche per agosto le prenotazioni sono numerose. Per cui per le prossime settimane c’è ottimismo. Un ragionamento diverso va fatto per il mese di giugno che è stato al di sotto dei risultati dello scorso anno. Ci sono state meno richieste, anche se i prezzi sono molto convenienti rispetto agli altri mesi estivi. Se a luglio una settimana in media costa 700 euro, a giugno per l’intero mese il costo può essere complessivamente di 1.500 euro».

Le aspettative

Superate le difficoltà di giugno, Rustignoli si aspetta risultati migliori per luglio e agosto: «Ormai siamo già nel cuore dell’estate e le prossime settimane saranno cruciali per i destini della stagione - spiega il presidente della cooperativa Spiagge -. Già dall’inizio di luglio abbiamo notato un incremento delle presenze anche nei giorni infrasettimanali. Da qualche giorno c’è un discreto movimento e tutti noi ci auguriamo che possa essere il segnale di un’inversione di tendenza. L’auspicio è che a luglio e agosto il meteo sia favorevole e che le persone scelgano il mare per divertirsi e rilassarsi».

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