Milano Marittima, entrano al Papeete e piantano un ombrellone: “Vogliamo gestirlo noi”

Milano Marittima
  • 10 luglio 2025

Il “raid” di Matteo Halissey e +Europa di ieri al Papeete di Milano Marittima che, per protestare contro le proroghe delle concessioni balneari, hanno piantato un ombrellone in mezzo allo stabilimento e chiesto di dare il via alle gare, dicendo di volersi candidare a gestire lo stabilimento (il tutto poi stoppato dalle Forze dell’ordine), manda su tutte le furie la Fiba Confesercenti Emilia-Romagna. Il presidente dell’associazione dei balneari, Maurizio Rustignoli, oggi, pur senza citare direttamente l’episodio di ieri, esprime “ferma condanna nei confronti delle recenti iniziative che prevedono l’occupazione di tratti di spiaggia come forma di protesta”.

Perché “anche se motivata da intenti dimostrativi, rappresenta una violazione delle normative che regolano l’uso del demanio marittimo”. Certe azioni, rincara, “oltre a essere illegittime, mettono a rischio la sicurezza dei bagnanti e degli stessi manifestanti, soprattutto in un periodo di alta affluenza turistica”. Il presidente Fiba si rivolge poi ai colleghi balneari, invitandoli a “non rispondere alle provocazioni” e a segnalare alle Forze dell’ordine “eventuali iniziative di disturbo della quiete pubblica e del soggiorno degli utenti delle spiagge”. Senza contare, va avanti, che certe azioni “generano confusione, disagi e un danno concreto all’immagine delle nostre località, che si distinguono per un’offerta turistica di eccellenza a costi contenuti”. Le piccole e medie imprese balneari, ci tiene a sottolineare, “offrono servizi di qualità, garantiscono occupazione stabile e contribuiscono in modo determinante all’economia locale”. La Federazione ribadisce infine la necessità di affrontare il tema delle concessioni balneari con “un confronto costruttivo con le istituzioni, nel rispetto della legalità e della dignità di chi lavora ogni giorno per offrire un servizio pubblico di qualità”.

Le norme che hanno differito il percorso di svolgimento delle evidenze pubbliche, mette in chiaro, “sono perfettamente regolari e sono state concordate anche con l’Unione Europea”. Mentre “le provocazioni e le occupazioni non portano soluzioni, ma solo tensioni e divisioni”. Per questo la Federazione Italiana Balneari Emilia-Romagna assicura che “continuerà a difendere con determinazione il lavoro e i diritti delle imprese del settore, promuovendo un modello di turismo sostenibile, inclusivo e rispettoso delle regole”.

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