Calcio serie C, Il Rimini cambia strategia sui giovani: non più in prestito ma a titolo definitivo

Una linea diversa rispetto al solito. L’idea di quest’anno, a prescindere da chi sarà l’allenatore, è quella di puntare i giovani per fare minutaggio e non solo in modo diverso rispetto per esempio al mercato dell’estate 2024.

A titolo definitivo

Non è semplice perchè poi bisognerà fare i conti con la società di appartenenza e il prezzo viene sempre fatto dal venditore e non dall’acquirente però l’idea del Rimini in questo mercato è comprare i giovani a titolo definitivo e non più in prestito. E’ il modo più semplice e diretto per valorizzare un prodotto in casa e poi magari avere le risorse necessarie per finanziare il mercato successivo.

I cinque prestiti

Basti pensare per esempio che il centrocampista Conti, l’attaccante Leonardi e il jolly Malagrida sono tornati alla Sampdoria dopo l’esperienza al Rimini. C’è chi ha giocato meno, chi ha giocato di più, fatto sta che nel loro piccolo hanno fatto un po’ di esperienza ma non sono del Rimini e sono tornati a Genova. Stesso discorso per Cinquegrano che dopo una buona stagione fatta di assist e qualche gol ha ripreso la via Emilia direzione Sassuolo e probabilmente non lo si vedrà più da queste parti. Infatti Cinquegrano non è passato inosservato l’anno scorso dopo che già l’anno prima aveva vinto il titolo italiano con la Primavera dei neroverdi e quasi sicuramente è diretto in serie B. Oppure è il caso dell’esterno offensivo Cioffi che dopo le esperienze con Pontedera e Ancona dove già aveva brillato, si è ripetuto con il Rimini anche se magari in modo meno continuativo. Fatto sta che è tornato in Campania nel suo Napoli che ne detiene il cartellino e non sarà facile rivederlo in riva all’Adriatico anche se la speranza è l’ultima a morire.

Chi più chi meno questi cinque prestiti hanno contributo a far vincere la coppa Italia al Rimini, sono serviti per il minutaggio e sono stati utili ad ottenere almeno il 9° posto in campionato però nessuno di questi è legato alla società biancorossa che così non potrà utilizzarli eventualmente per finanziare le prossime operazioni in entrata. Insomma nei pensieri della società c’è il piano di prendere sì i giovani ma non più in prestito o almeno una buona parte per evitare poi che a fine anno se ne vadano subito.

Una base da creare

Anche perché poi è non mai facile ricominciare da zero sotto questo punto di vista. Cinque elementi che escono e altrettanti che devono entrare e poi da inserire in un contesto che già prevede un allenatore nuovo non è mai una mossa semplice. Se poi dal vivaio, nel frattempo, dovesse venire fuori qualche elemento meglio ancora.

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