Ravenna, spariti altri gatti, nuovo esposto. I proprietari hanno dei sospetti

Ravenna
  • 14 maggio 2025

RAVENNA. Nuovo esposto alla Procura della Repubblica per la scomparsa misteriosa di animali, soprattutto gatti. A denunciare gli episodi otto persone che hanno anche inviato un comunicato alla stampa. «Dopo svariati mesi passati dal primo esposto presentato alla Procura della Repubblica di Ravenna per la scomparsa anomala di animali domestici (soprattutto gatti), purtroppo la situazione non pare cambiare e queste misteriose sparizioni non accennano a cessare. Ci uniamo pertanto alle denunce precedentemente presentate chiedendo con sempre maggiore insistenza una risposta formale alle nostre richieste. Abbiamo notato che nel tempo ci sono stati vari ritrovamenti di gatti padronali, scomparsi misteriosamente e senza lasciare traccia, e riapparsi altrettanto misteriosamente a svariati km da casa, in perfetta salute e, in alcuni casi, anche un po’ ingrassati, cosa che fa indubbiamente pensare che qualcuno li abbia accuditi in casa.

Continuiamo inoltre a leggere sui social della presenza di persone che hanno come unico scopo la “messa in sicurezza” di ogni gatto trovate vagante e libero sul territorio, anche se non in evidente stato di difficoltà, attaccando spesso, anche ferocemente, i proprietari che non tengono i loro animali chiusi in casa con finestre e balconi blindati o con reti antifuga, e davanti alla richiesta di un possibile proprietario di avere maggiori informazioni su un gatto ritrovato, gli vengono negate foto e/o informazioni. Senza contare gli innumerevoli casi in cui viene prelevato un gatto e dopo qualche giorno già si cerca di darlo in adozione».

«Risulta inoltre chiaro», continuano i denuncianti, «che il problema sia a livello nazionale, ed evidentemente troppe persone infrangono le leggi e continuano a farlo perché mancano totalmente i controlli e/o eventuali penali nel caso in cui venga sorpreso qualcuno a prelevarli, e perfino in caso di uccisioni o maltrattamenti non vengono applicate sanzioni esemplari che potrebbero fungere da deterrente. Anche se la legge non lascia spazio ad interpretazioni, spesso chi si occupa di adozioni esclude ogni candidato che non garantisca la totale clausura del gatto, che potrà quindi uscire solo al guinzaglio o con la supervisione del proprietario, spesso pur abitando in campagna e in zone non pericolose. Tra l’altro non si spiega su quali basi queste persone, che mettono in adozione gatti, debbano andare ad ispezionare le case di ipotetici adottanti, salvo poi preferire tenere i gatti reclusi in una stanza o in una gabbia piuttosto che consegnarli a qualcuno che li può amare dandogli un giardino e una vita all’aperto. Non esiste nessuna legge che vieti ai proprietari di tenere liberi i gatti. Oltretutto spesso viene escluso dalle adozioni anche chi abita in campagna o semplicemente al piano terra».

In un simile contesto, aggiungono, «è facile rapire gatti padronali lasciati liberi, per poi darli in adozione a chi garantisce di tenerli rinchiusi (quindi non visibili e riconoscibili), in cambio di ipotetiche spese mediche, donazioni, sterilizzazioni e/o trasporti con staffette. Chiediamo quindi che le indagini proseguano a ritmi sempre più serrati anche sulla base dei tanti elementi emersi dai vari ritrovamenti e dal numero sempre crescente di denunce e che si infittisca l’impianto sanzionatorio, in modo che l’operato di chi si professa catturatrice/catturatore o i singoli comuni cittadini che si innamorano e si impossessano del bel gatto libero (caso questo non poi così raro), cessi. Chiediamo inoltre che venga istituito un patentino per ogni persona che decida di dedicarsi al volontariato, in modo da censire e tenere monitorato il loro operato e che chi opera nel settore sia ben informato delle leggi sul benessere degli animali d’affezione, contribuendo così alla riduzione di questo fenomeno, e per far si che la presa in cura di animali liberi non sia dettata dal libero arbitrio, ma solo in rispetto dalla normativa»

«Anche nei nostri casi», concludono, «si tratta di gatti sani e buoni, spesso che sembrano di razza, scomparsi nel nulla senza lasciare traccia, mai segnalati o avvistati da qualcuno e nemmeno ritrovati deceduti. Si sottolinea che ad oggi, su Ravenna , il territorio che conta il maggior numero di sparizioni è quello di Classe, che andrebbe quindi attenzionato e monitorato (viste anche le piccole dimensioni) per riuscire ad avere delle risposte a queste continue sparizioni misteriose».

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