Rimini, boom di arrivi e albergatori arrabbiati: “Saltate le corse dei bus: turisti bloccati”

«Corse soppresse e turisti bloccati alla fermata ad aspettare un bus urbano che non arriva mai. Tutto questo è assurdo. Soprattutto se accade durante RiminiWellness e ponte del 2 Giugno». Tono fermo, parole ben pesate, Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori riminesi, raccolte le lamentele di molti colleghi, mette in guardia i vertici di Start Romagna, «affinché rivedano la programmazione del servizio di trasporto pubblico». «Quello che è accaduto in questo fine settimana ha del surreale – denuncia Rinaldis -. E mi domando: è normale, in una città turistica come Rimini, stiamo parlando della città balneare più importante d’Italia per arrivi, pernottamenti, e pil prodotto, che per tre giorni, durante il primo lungo ponte estivo, saltino le corse, alcune fermate vengano sospese, e i bus, quando arrivano, lo fanno in forte ritardo? Ebbene, no: questo non è normale!». Una denuncia urlata quella della numero uno degli albergatori riminesi. Che rilancia un malessere già esternato, nel corso dell’inverno, dagli utenti - lavoratori e studenti -, e dagli stessi rappresentanti sindacali degli autisti Start. «E non si parli della solita carenza di personale! – sottolinea Rinaldis -. Questa è una cosa che riguarda Start e che deve gestirsi Start. A noi albergatori questo non riguarda. A noi interessa solo che i turisti abbiano il loro pullman per andare in stazione o per muoversi in città. Senza disagi e con puntualità. In gioco c’è anche l’immagine della città».
I versamenti del Comune
Non dimentichiamo, infatti, che l’economia riminese è trainata principalmente dal turismo. Con un prodotto interno lordo che, secondo l’Istat, si attesta sui 2 miliardi di euro annui (1,5 miliardi Rimini, 0,6 miliardi Riccione). «E vi dico di più – aggiunge la presidente degli albergatori -. Sapete, ogni anno, quanto versa il Comune di Rimini per il trasporto pubblico locale? Qualcosa come il 20%, se non, addirittura il 25%, dell’incasso proveniente dalla tassa di soggiorno. Tassa di soggiorno che, ricordo, viene prodotta dal comparto ricettivo. Stiamo parlando di bei soldini». E i conti sono presto fatti, visto che, solo nel 2024, la tassa di soggiorno ha portato nelle casse di Palazzo Garampi 14,2 milioni di euro, per un totale di 7.242.295 presenze alberghiere ed extra-alberghiere.
Evitare che accada di nuovo
Inevitabile, quindi, non pensare a quella che sarà la stagione balneare 2025. Che, secondo previsioni, dovrebbe far registrare un ulteriore aumento di arrivi turistici dall’estero: persone abituate principalmente ad usare il mezzo pubblico per spostamenti brevi. «Proprio così – conferma Rinaldis -. Non vorrei, quindi, che quello che è accaduto durante RiminiWellness e Festa della Repubblica si ripeta nei fine settimana di luglio e agosto. Tra l’altro c’è la linea 4 del bus urbano che, partita da Miramare, arriva a Rivabella strapiena di persone, al punto da non poter caricare su più nessuno». Una protesta dura quella degli albergatori riminesi, che si chiude con una richiesta perentoria. Chiosa, dunque, Rinaldis: «Chiediamo la convocazione, prima dell’inizio dell’estate, di un tavolo di lavoro: Comune, Start e categorie economiche. E’ bene confrontarci subito e trovare soluzioni rapide. Perché è impensabile che un modenese, un milanese, un bolognese, in vacanza qui, sia costretto ad andare sul sito internet di Start per verificare se ci sono corse soppresse e quali. Non scherziamo».
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