Forlì. Cala del 30% la produzione di noci romagnole a causa dei cambiamenti climatici

Forlì
  • 07 ottobre 2023

Crollo del 30% nella produzione delle noci a causa degli eventi climatici, servono nuove strategie per il futuro. L’impatto che hanno i cambiamenti climatici sulla coltivazione della noce ieri è stato al centro della XIX Giornata della Noce che si è svolta all’azienda agricola San Martino di San Martino in Strada ed organizzata dall’azienda New Factor. Operatori ed esperti del settore e rappresentati delle istituzioni, si sono incontrati per analizzare la situazione e ragionare insieme su possibili soluzioni. Il tema è stato il focus del convegno “La Noce di Romagna e il cambiamento climatico” dove, dopo i saluti introduttivi di Alessandro Annibali, amministratore delegato di New Factor e del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, è intervenuta la parlamentare Alice Buonguerrieri e in seguito hanno parlato diverse persone del settore. «La noce di Romagna è un prodotto di alta qualità e continua a ricevere sempre più apprezzamento fra i consumatori - spiega Annibali – La gelata tardiva in primavera, l’inondazione di maggio, la grandinata, la tempesta di vento di luglio, la siccità e l’anomalo caldo autunnale hanno inciso sulla quantità del raccolto. Prevediamo, infatti, un calo del 30% della produzione rispetto alla scorsa stagione con un ritardo nei tempi di raccolta a causa del caldo di queste giornate. Una situazione che, viste le previsioni non incoraggianti sul riscaldamento globale e il clima, comporta la necessità di trovare velocemente nuove soluzioni e strategie». Fra i temi al centro del dibattito la sostenibilità occupa una posizione importante. «Uno studio realizzato nella nostra azienda con l’Università di Bologna, ha evidenziato che un ettaro di noceto, durante il proprio ciclo vitale, evita l’emissione in atmosfera di 32 tonnellate di CO2 influendo positivamente sulla salubrità dell’ambiente – sostiene Jasmina Annibali responsabile marketing e comunicazione di New Factor – In un’ottica di economia circolare abbiamo avviato un investimento che servirà a riutilizzare gran parte dell’acqua utilizzata nel processo di prima lavorazione delle noci fresche, la smallatura. Inoltre, abbiamo avviato un percorso per il riutilizzo dei gusci in altri ambiti e abbiamo inaugurato un nuovo impianto di confezionamento».

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