Cesena, foresterie per lavoratori e start-up: Orogel e Crédit Agricole raccolgono due sfide

Il futuro del sistema economico dipenderà anche in Romagna dalla transizione energetica ed ecologica, che «pur con accelerazioni e frenate, non si fermerà». E sarà essenziale anche per «attirare talenti, perché i giovani hanno sempre più resistenze a lavorare per aziende non attente ai temi della sostenibilità». Ma le imprese del territorio sono pronte ad affrontare al meglio la sfida e, «anche se in certi settori le economie di scala contano, le piccole dimensioni non sono penalizzanti quando si gioca sulla specializzazione». Semmai un po’ di ritardo lo si riscontra nel settore alberghiero, perché «mentre nell’ortofrutta, nelle macchine utensili e nel legno l’innovazione si riscontra, manca una riflessione complessiva sul riposizionamento del turismo romagnolo, alla luce dei nuovi bisogni e dei nuovi flussi per le vacanze».
Orogel e Crédit Agricole
È questa, in sintesi, la panoramica fatta ieri da Giampiero Maioli, amministratore delegato di Crédit Agricole Italia, in visita ad Orogel, che di recente ha ricevuto dal gruppo bancario un finanziamento di 15 milioni di euro per lo sviluppo della logistica.
Non è di certo l’unico progetto in cui è impegnato l’istituto di credito, che in Romagna vanta impieghi totali pari a 3,2 milioni di euro (con ben 3.100 clienti del settore agri-agro, che ha potuto attingere risorse per 413 milioni) e nel 2023 ha visto crescere del 6% i finanziamenti alle imprese e del 7% i prestiti alle famiglie.
I progetti per Cesena e Rimini
Non mancano neppure azioni di mecenatismo, tra cui a Cesena spicca la collezione di dipinti che sarà valorizzata con la pinacoteca che sta per sorgere a palazzo Oir. C’è inoltre uno sguardo particolarmente attento alla nascita di imprese innovative. Su questo fronte, Maioli ha annunciato, nell’ambito del progetto “Crea impresa”, un «investor day con un contest tra start-up, per farle entrare in contatto con aziende partner interessate a sostenerne la crescita», in particolare nei settori agroalimentare, manifatturiero e digitale. Nel Riminese il waterfront e la figura del grande regista Fellini sono invece due punti di forza su cui ha messo l’accento l’ad di Crédit Agricole. Su tutte queste eccellenze e altre la banca è pronta a sviluppare progettualità, con la collaborazione del Comitato territoriale Romagna Marche, formato da esponenti dell’imprenditoria, delle associazioni, dell’università e delle realtà socio-economiche e guidato da Paolo Maggioli. Si tratta di una sorta di «sensore delle esigenze e delle proposte territoriali», perché - ha fatto notare Maioli - «Crédit Agricole è la più grande banca territoriale del mondo», con un aggancio forte con la dimensione locale.
Case ai lavoratori: nuova sfida
Il presidente di Orogel, Bruno Piraccini, incontrando assieme a Maioli gli operatori dell’informazione, ha messo a fuoco un punto fondamentale per il futuro dell’azienda. Ha a che fare con la necessità di organizzare bene l’arrivo di manodopera dall’estero, affrontando anche il problema di fornire un alloggio a quei lavoratori. Si tratta di un’emergenza su cui anche il sindaco Enzo Lattuca ha messo l’accento più volte, segnalando che questa carenza rischia di diventare un freno pesante allo sviluppo economico. «Manca forza lavoro sia nelle campagne che nelle aziende e vista la bassa natalità c’è assolutamente bisogno che entrino persone provenienti da altri Paesi - ha detto Piraccini - Per ospitarli dignitosamente servono foresterie e siamo pronti a realizzarle per dare ospitalità per 6-8 mesi ai lavoratori che arrivano da fuori Italia. Da noi trovano un’occupazione spesso stagionale ma stabile, regolare e con paghe ben superiori al salario minimo. L’importante è che questi alloggi non diventino un parcheggio ma facciano parte di un percorso guidato, anche con accordi preventivi coi Paesi di provenienza e con piani di avviamento e integrazione. Non vogliamo neppure fondi pubblici, chiediamo semplicemente di essere agevolati nell’ottenere i permessi necessari».