La tragedia di Pinarella: ecco perché la vittima non si è accorta della ruspa che arrivava

Cervia

Era assuefatta al rumore. Per questo, probabilmente, Elisa Spadavecchia non ha sentito che la ruspa le stava andando addosso. E’ questa una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente che spiega anche come mai la turista vicentina non si sia spostata tempestivamente vedendo il cingolato procedere in retromarcia verso di lei. Sono le testimonianze finora raccolte dagli inquirenti a descrivere le manovre che il 54enne alla guida del cingolato stava effettuando. Dopo avere percorso circa 400 metri dall’ingresso dello stradello in spiaggia, si era posizionato all’altezza del Bagno Franco, dove stava effettuando brevi movimenti avanti e indietro. Poi avrebbe sterzato in maniera repentina, procedendo in retromarcia proprio nella direzione in cui la donna era giunta nel corso della sua passeggiata.

Accertamento sulla ruspa

Il macchinario, di proprietà del 54enne, è stato sequestrato. Ieri, come disposto dal pm Lucrezia Ciriello, sono iniziati gli accertamenti tecnici volti a verificare il corretto funzionamento di freni e segnalatori acustici come per esempio il cosiddetto cicalino, che avrebbero dovuto entrare in funzione per segnalare il movimento in retro. Non è però escluso che, nonostante quest’ultimo dispositivo di sicurezza fosse in funzione, il continuo movimento “su e giù” non abbia fatto percepire alla vittima che il mezzo si stava avvicinando fatalmente a lei.

Gli esami tossicologici

Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, il macchinista è stato sottoposto all’alcoltest, risultando negativo. Si attendono invece gli esiti dei test tossicologici, per verificare che l’uomo non fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’incidente. Proprio tre anni fa, all’indomani dell’incidente stradale che costò la vita all’83enne Giuseppe Quercioli di Pisignano, il risultato dell’esame fece emergere la positività alla cocaina, facendo scattare l’arresto.

Il 54enne non è ancora stato interrogato dalla Procura. Potrà eventualmente chiedere di essere sentito tramite il proprio legale, l’avvocato Vittorio Manes, del foro di Forlì.

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