Molotov e petardi contro le forze dell’ordine durante Halloween: puniti 4 minorenni dopo una notte di follia a Ospedaletto

I Carabinieri di Riccione, hanno notificato una misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di quattro minorenni, ritenuti promotori e protagonisti dei disordini nella serata di Halloween a Ospedaletto di Coriano, dove oltre duecento giovani si erano dati appuntamento. A seguito dell’accensione massiccia in strada fuochi d’artificio, petardi e bombe carta da parte di ragazzi, molti dei quali travisati, nonostante l’adozione di un’ordinanza sindacale che li vietava, quella notte si era reso necessario l’intervento massiccio dell’Arma di Riccione, in sinergia con la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco.
Molotov e petardi contro le forze dell’ordine
Alcuni giovani, al momento dell’intervento, scagliavano all’indirizzo delle forze di polizia petardi, bombe carta e perfino molotov e solo grazie alla professionalità e a circostanze fortunose non si sono avute gravi conseguenze. In particolare, una bottiglia incendiaria veniva gettata sotto un veicolo mentre il personale era impegnato a rimuovere dalla strada, a soli pochi metri di distanza, una balla di fieno data alle fiamme: la bottiglie non è per fortuna esplosa evitando così potenziali gravi conseguenze.
L’attività investigativa messa in campo dai Carabinieri consentiva, già nel corso della notte, di individuare alcuni giovani, tra cui uno munito di una tanica di benzina, un passamontagna e un accendino. I successivi approfondimenti, posti in essere mediante analisi di device, sequestri, perquisizioni personali e domiciliari, consentivano di ricostruire un grave quadro indiziario a carico degli indagati.
Gli investigatori accertavano che quanto accaduto nel corso della notte di Halloween era stato, frutto di pianificazione e organizzato già dai primi giorni di ottobre: adolescenti del posto che si erano attivati per realizzare artigianalmente ordigni incendiari individuando luoghi appartati per l’assemblaggio e la custodia, scambiandosi istruzioni, immagini, informazioni, tramite social, su tecniche di costruzione e di lancio.
I provvedimenti contro quattro giovani
In particolare, per tre dei giovani, ritenuti centrali nella pianificazione e realizzazione degli episodi violenti, è stata disposta la misura della permanenza in casa con obbligo di non allontanamento e divieto di comunicazione con persone diverse dai familiari. Per il quarto indagato, che aveva messo a disposizione un locale per la fabbricazione degli ordigni e mantenuto contatti con altri soggetti coinvolti, è stata invece applicata una misura con obblighi di rientro serale, divieto di frequentazione di determinati luoghi e di contatto con i coindagati.