Cesena, centro sportivo di Ponte Abbadesse: si lavora per un'intesa tra curia e Nuova Virtus

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Ieri sera una affollata riunione allo spazio Cesuola di Ponte Abbadesse per la conferenza pubblica organizzata dalla Nuova Virtus Cesena sul futuro del Centro Sportivo Maraldi. Come è noto, il parroco di Ponte Abbadesse ha intenzione di vendere il terreno, con la Polisportiva che si troverebbe quindi priva di spazi. Alla riunione disertata dalla curia che non ha risposto all'invito era presente il sindaco Lattuca, il vice sindaco Castorri e una delegazione della lista civica Cambiamo. Il clima generale è stato costruttivo, con la voglia di trovare una soluzione efficace a un problema per centinata di tesserati.

“Per la comunità di Ponte Abbadesse - spiega Andrea Rossi di Cambiamo - quel campo da calcio non ha solo una valenza sportiva. Rappresenta, infatti, un luogo d’incontro molto prezioso per i giovani della frazione e, come spesso capita, quel terreno è diventato negli anni per tanti di loro un’opportunità di crescita e di socializzazione. Non c’è alcun dubbio che, in questi anni, la Polisportiva Virtus abbia lavorato con grande impegno e dedizione per consolidare un progetto sociale che, nella comunità di Ponte Abbadesse, ha sicuramente garantito risultati eccellenti. Pertanto, come lista civica Cambiamo, ci uniamo al coro di quanti sostengono che questa utilissima esperienza sociale non possa essere dispersa”. 

“La logica del ‘muro contro muro’, tuttavia, non può essere la strada per risolvere il problema e dunque - prosegue Rossi - il nostro appello è quello di accantonare frizioni e pregiudizi e far sì che le parti tornino al più presto a dialogare. La Curia, al di là delle sue legittime ragioni, non è un ente con fini di lucro e dunque siamo assolutamente convinti che non manchi la sensibilità per comprendere fino in fondo l’importanza di questo importante progetto. A prescindere dalle distanze che si sono originate, a nostro giudizio esistono i presupposti per risolvere la questione e dunque l’appello che abbiamo fatto anche durante l’incontro di ieri sera è che le parti si siedano attorno ad un tavolo e tornino a dialogare con serenità”.

“Non dobbiamo dimenticare - conclude Rossi - che, trattandosi di soggetti privati, certi atti, per quanto impopolari, sarebbero comunque legalmente legittimi. Pertanto, più delle pressioni mediatiche o degli indici puntati, se l’obiettivo è davvero quello di arrivare ad una soluzione, la via maestra è sempre quella del confronto. Per sbrogliare questa intricata matassa abbiamo anche proposto la figura di un mediatore che, nel rispetto dei reciproci interessi, provi ad accorciare le distanze, smussare le divergenze ed arrivare ad una soluzione consensuale. In questo senso il ruolo del Comune può diventare decisivo ma, come lista civica Cambiamo, siamo comunque a disposizione con tutte le nostre competenze per contribuire a risolvere nell’interesse di tutti questa delicata vicenda”. 

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