Strappo a sinistra: Manzoli e Sutter escono da Ravenna in Comune

Ravenna

RAVENNA - Colpo di scena a sinistra. Ravenna in Comune dopo mesi di dibattito interno per decidere se rimanere forza di opposizione o aprire un dialogo con la maggioranza di De Pascale annuncia la propria volontà di correre in autonomia, ma il consigliere comunale Massimo Manzoli e la candidata sindaco del 2016 Raffaella Sutter, all’oscuro della comunicazione, intervengono e chiariscono che non c’è stata nessuna deliberazione ufficiale sul tema. Il progetto politico nato dalla convergenza di partiti, movimenti e singoli attivisti civici, per Manzoli e Sutter esiste solo se è unitario; lo strappo di ieri, dimostra che non è più così, quindi di qui l’appello dei due esponenti a chi vorrà presentarsi alle elezioni a non utilizzare il simbolo di Ravenna In comune. Impossibile sapere ora cosa succederà alla parte di Ravenna in Comune orientata al dialogo con il Pd. Il tutto all’indomani del definitivo avvicinamento di Ravenna Coraggiosa, intesa come sinistra di governo, alla candidatura De Pascale in corsa per il secondo mandato.

Si apre così il più classico dei copioni della Sinistra da più di un secolo a questa parte, con i contendenti assolutamente vicine sui temi programmatici ma lontani su strategie e metodi. Da mesi si confrontano in RiC due anime, senza apprezzabili risultati. Tanto che anche la comunicazione pubblica diverge nella ricostruzione dei fatti. La giornata di ieri si apre con l’invio di una nota inequivocabile dal titolo: “Ravenna in Comune si presenterà alle prossime elezioni e lo farà in autonomia da centro sinistra e centrodestra”. Ambiente, sanità pubblica senza esternalizzazioni, scuola senza convenzione con i privati, il no allo stoccaggio di Co2 i temi salienti. Un post su Facebook nel corso della giornata dà conto dell’esito di un’assemblea dove si sarebbe deciso di rimanere alternativi al centrosinistra. «Ravenna in Comune – si legge - mantenendo la propria identità di lista di cittadinanza, ricercherà invece le possibili intese programmatiche con partiti e movimenti con cui risulteranno condivisibili i valori che abbiamo qui esemplificato».

Manzoli e Sutter nei mesi del dibattito non facile non hanno fatto pesare pubblicamente la propria opinione contraria all’idea di far sopravvivere il simbolo di Ric a un possibile diverso assetto di forze. Ma ora con i partiti in evidente fibrillazione rompono il silenzio. «L’assemblea di Ravenna In Comune, e nessuno di noi due, ha visto, concordato, approvato né il testo né il titolo, né l’invio del comunicato fatto pervenire alla stampa, comunicato che non rispecchia le diverse anime oggettivamente presenti nella nostra lista e associazione. Massimo Manzoli continuerà a portare avanti le attività in consiglio comunale fino a fine consigliatura se l’assemblea confermerà questo suo ruolo, ma siamo convinti che l’esperienza della lista per come nata nel 2016 sia chiusa e che l’associazione “Ravenna In Comune” e il simbolo di “Ravenna In Comune” non dovranno esser presenti alla prossima tornata elettorale per l’elezione del consiglio comunale». Cosa ne sarà del simbolo, chi ne deciderà le sorti se l’assemblea o il nuovo direttivo non è ancora chiaro, di certo la Sinistra entra in scena in maniera fragorosa. Si attendono sviluppi.

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