Scuola, variante inglese fa esplodere focolai: in Romagna sono 128

In tre settimane i focolai nelle scuole in Romagna sono passati da un totale di 81 a 128, spinti dalla variante inglese che in certi ambiti del territorio provinciale, in particolare nelle zone del Ravennate più vicino al faentino, si presenta in 80 tamponi positivi su cento. L’altra faccia della medaglia, quella positiva, riguarda invece i focolai nelle residenze per anziani: il 26 febbraio erano solo tre in tutta la Romagna (uno a Cesena e due a Forlì). Tre settimane fa erano 26. (L'allarme di Ausl Romagna)

L’aumento dei casi

I dati, che emergono da vari monitoraggi dell’Ausl che hanno portato alla decisione di passare in zona “arancione scuro” a partire da oggi, si prestano a due letture. La prima è una certa preoccupazione dell’azienda sanitaria per l’aumento dei casi totali e dell’incidenza dei contagi in rapporto alla popolazione. La soglia critica è fissata a 500 casi ogni centomila abitanti ma in Romagna si è a quota 534. I casi del resto aumentano da tre settimane. L’incidenza più alta è a Rimini (636 ogni centomila abitanti), e Cesena (626). Ravenna (451) e Forlì (416) sono sotto la soglia critica ma l’Ausl prevede che nelle prossime settimane tutti i distretti supereranno il valore limite. Se si scende a livello di distretto, i dati peggiori si trovano nel Rubicone (775), Riccione (775) e Faenza (679).

A pesare sono i contagi tra gli under 19: a dicembre i positivi in questa fascia d’età erano il 14%, a febbraio si è passati al 21%. Dato che sale al 25% considerando gli under 23. Il maggior numero dei focolai nelle scuole è a Ravenna (50) e Rimini (41). A Cesena se ne sono contati 31, a Forlì solo sei. Sembra ormai certo che sia la diffusione della variante inglese ad aver contribuito all’aumento dei casi tra i ragazzi. L’ultima rilevazione (19 febbraio) mostrava in Romagna una prevalenza della variante del 30% rispetto ai nuovi positivi. L’Ausl sottolinea come si vada dal 20% di Forlì all’80% del confine tra Imola e Ravenna, passando per il 45% della zona di Riccione e Rimini. Il rischio con i numeri in crescita è perdere il tracciamento dei positivi.

Gli ospedali tengono

Il secondo aspetto da sottolineare è una certa tranquillità che traspare dal rapporto Ausl in merito alle future ospedalizzazioni per via della diminuzione dei contagi tra gli anziani. Rispetto all’inizio dell’anno, il peso degli over 84 si è dimezzato (a fine febbraio 135 positivi contro i 325 di fine gennaio), ed è calato anche il contagio tra over 65 (-24,3%) e over 77 (-39,45%). Il vaccino funziona e l’inizio della campagna anche fuori dalle case di riposo rappresentano una speranza in più per il futuro. La flessione dei casi tra i più anziani presuppone perciò meno persone in ospedale: una proiezione dell’Ausl Romagna prevede che, stante i dati attuali, al 22 marzo si avrebbero 547 ricoveri. Dato «significativamente al di sotto della capacità massima già assorbita dal sistema ospedaliero a gennaio». In questo senso l’adozione delle nuove misure restrittive è cautelativa.

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