Ausl Romagna: "Scuole chiuse perché il virus dilaga"

La dottoressa Raffaella Angelini è la direttrice del dipartimento di Sanità pubblica di Azienda Usl Romagna.
Perché i sindaci sono stati costretti a chiudere le scuole?
«Hanno dovuto chiuderle in accordo con la Regione perché la soglia dei contagi (250 per 100.000 abitanti) è stata abbondantemente superata e la maggioranza dei casi sono stati accertati tra bambini e ragazzi in età scolare. I casi sono in netto aumento in tutte le fasce, da 0 ai 19 anni». (tutti i dati sui contagi)
Tutta colpa della variante inglese?
«Premesso che la variante non può essere cercata su tutti i tamponi ma su delle campionature così come stabilito dall’Istituto superiore di sanità, è indiscutibile che la sua incidenza sia la causa della grande accelerazione dei contagi nelle ultime tre settimane».
Come mai tanti giovani?
«Colpa dell’aumento dei focolai nelle scuole. Quando viene attaccata una fascia d’età giovanile la diffusione viaggia e cresce molto velocemente».
Ma l’età è anche una variabile positiva.
«Infatti. Nonostante l’importante crescita dei contagi, questa non corrisponde a un aggravamento della situazione ospedaliera. I segnali, allo stato attuale, sono ancora modesti; tutto ciò anche se questa settimana è stata segnata da un aumento dei ricoveri».
A cosa si deve questa inversione di tendenza?
«A un fatto molto importante. Le fasce d’età più deboli, ovvero le persone anziane, gli ultra ottantenni, hanno ricevuto il vaccino. Sono stati messi in sicurezza tutti gli ospiti delle residenze sanitarie assistite dove non si registrano più focolai e casi e una parte degli anziani a domicilio (Over 85). E da ieri, non dimentichiamoci, sono partite le vaccinazioni degli Over 80».
Si può dire che la situazione è sotto controllo?
«Possiamo dire che sappiamo che l’evoluzione è molto rapida e principalmente colpisce in la fascia in età scolare».
Dottoressa, quando sarà il turno dei disabili e di quella fascia di popolazione affetta da gravi patologie croniche?
«Il loro turno arriverà non appena sarà completata la somministrazione agli Over 80».
Senta, oltre alla variante inglese, avete registrato casi riconducibili alle altre mutazioni come la brasiliana o la sudafricana?
«Come le ho detto il campionamento non si fa su tutti i tamponi. E quelli eseguiti hanno individuato solo l’inglese, ad eccezione di un caso di brasiliana, ma lo abbiamo subito individuato e non ha potuto contagiare nessuno».
Un’altra domanda obbligatoria: come prosegue nell’Azienda Usl Romagna la campagna vaccinale?
«Noi vorremmo e potremmo fare molto di più, ma purtroppo manca la materia prima, che non sono medici o infermieri per le iniezioni, sono le dosi».

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