Scuola, a Ravenna crescono tecnici e professionali

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Terminate le iscrizioni alle scuole superiori per l’anno 2022 – 2023 i licei raccolgono il 40,7% delle preferenze tra gli studenti in provincia(in regione arrivano al 47%), ma gli istituti tecnici e professionali insieme confermano il sorpasso. A Ravenna si registra una percentuale di iscrizioni ai professionali del 18,8%, a fronte di un dato regionale fermo a 16,1%, (comunque più alto della media nazionale) mentre gli istituti tecnici raccolgono il 40,7%. A livello regionale, l’andamento delle iscrizioni nella scuola secondaria di II grado rispetto agli anni scolastici precedenti, conferma la tenuta degli istituti tecnici e professionali (52,2%) e una lieve crescita dei licei: nel 2020-21 al 46,9%, nel 2021-2022 al 47,7% dato in linea con l’anno entrante. Al contrario gli istituti tecnici passano dal 37,1% del 2020 al 36% del 2021-2022.

I numeri

Secondo i dati forniti dell’Ufficio scolastico regionale, dopo due anni difficili per la scuola italiana, su 3.434 iscritti alle scuole superiori in provincia di Ravenna 1.400 entreranno nei licei e 1.389 negli istituti tecnici. In 645 hanno optato per i professionali. Nelle nove province emiliano romagnole chi sceglie i licei di preferenza va allo scientifico (44%), al linguistico (15%), poi all’artistico (11%), al classico (7%), al liceo europeo-internazionale (1%) e ai licei musicali e coreutici (1%). Fra gli istituti tecnici prevalgono i percorsi tecnologici (66%) a quelli economici (34%). Infine nei professionali, gli indirizzi legati al settore dell’ospitalità (24,2%) e a quello commerciale (24,7%) sono quelli preferiti, seguiti dall’indirizzo della manutenzione e assistenza tecnica.

Le scelte

A differenza degli ultimi due anni scolastici funestati da interruzioni delle lezioni in presenza, da chiusure, quarantene e costrette a una veloce conversione verso la didattica in forma digitale e a distanza, quello che si aprirà a settembre potrebbe segnare il ritorno alla normalità. «Le scelte compiute dai ragazzi e dalle loro famiglie della nostra regione al termine confermano, rispetto ai dati nazionali, una preferenza per gli istituti tecnici e professionali – afferma il vice direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, Bruno Di Palma –. I percorsi di istruzione tecnica e professionale favoriscono lo sviluppo di competenze che permettono sia un immediato e coerente inserimento nel mondo del lavoro, sia l’ulteriore prosecuzione degli studi. La qualità e l’attrattività di questi percorsi formativi sono dovute all’elevato livello di collaborazione tra le scuole ed i soggetti del mondo produttivo che caratterizza il nostro territorio. I ragazzi scelgono questi percorsi perché vogliono sentirsi protagonisti nella costruzione del futuro, a beneficio della comunità».

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