Saltano gli spettacoli, Ravenna Teatro: «Cercheremo di recuperare»

Ravenna

RAVENNA. L’ordinanza regionale sul Coronavirus ha imposto anche l’interruzione degli spettacoli teatrali. Le repliche de I miserabili, in programma al teatro Rasi, sono saltate e con esse una serie di eventi che avrebbero coinvolto il pubblico più giovane. Questa interruzione, per ora prevista fino a domenica, lascia un grande vuoto in una città che vive e che ha fame di teatro, attraverso le rappresentazioni ma anche i laboratori nelle scuole.

Alessandro Argnani, direttore di Ravenna Teatro, invita a rimanere con i piedi per terra: «Dobbiamo fare tutti appello al comune senso di responsabilità – dice –. Non alimentiamo ansie. Ciò che mi spaventa di più è la possibilità che prevalga la paura di stare insieme. Questa sarebbe una vera sconfitta, ben più grave dei problemi logistici e di organizzazione che stiamo affrontando. Il teatro fa bene, fa stare bene e vive dell’incontro con l’altro. Il panico che serpeggia in questi giorni è dovuto al fatto che siamo di fronte a un virus sconosciuto. Questo ci terrorizza, ma se guardiamo i numeri non è così spaventoso».
Il teatro e l’arte possono essere ottimi vaccini: «Siamo di fronte a qualcosa di indefinito – prosegue Argnani – ma il teatro e la cultura in generale sono strumenti che accrescono la nostra consapevolezza e la nostra capacità di elaborazione, mi appello a questo innanzitutto».

Argnani riflette anche sulle difficoltà materiali: «Cercheremo di recuperare tutto quello che non abbiamo realizzato in questi giorni – dice –. Il nostro pubblico ci aspetta e chiede quando torneremo. Stiamo facendo il possibile affinché Ravenna non perda nulla del cartellone in programma. Agis e Ministero si stanno muovendo per superare le difficoltà. In questo momento dobbiamo essere tutti responsabili, chi fa cultura, chi lavora nella scuola, gli studenti e i lavoratori. Dobbiamo essere uniti. Il mio invito è continuare a frequentare le strade, per poi riprendere gli spettacoli con ancora più energia e felicità».

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