Rimini, infermiera aggredita, la Cisl: “Pronto Soccorso nel caos, un parcheggio per gente con gravi problemi sociali”

Dopo l’ultima aggressione al Pronto Soccorso, la CISL FP Romagna esprime la propria ferma condanna “per l’ennesimo grave episodio di violenza presso il Pronto Soccorso di Rimini, dove un’operatrice sanitaria è stata brutalmente aggredita. A lei va il nostro messaggio di solidarietà e vicinanza, insieme al ribadire con forza la necessità di azioni concrete per prevenire e contrastare un fenomeno inaccettabile. Nonostante la vasta campagna di sensibilizzazione che la CISL FP Romagna ha intrapreso, con la diffusione di volantini, video e una maratona dedicata, ci troviamo ancora una volta a denunciare episodi gravissimi di violenza contro il personale sanitario. Questo ultimo incidente non fa che rafforzare l’urgenza di risposte immediate ed efficaci da parte delle istituzioni competenti”.
“A complicare ulteriormente il quadro - continua la nota dei sindacati - si assiste a un numero sempre crescente di soggetti con gravi problematiche sociali che vengono “parcheggiati” nei Pronto Soccorso. Queste persone, che necessiterebbero di un forte investimento nella rete dei servizi sociali e di cura delle dipendenze e non solo, per garantire interventi primari e strutturati nei confronti delle persone con determinate fragilità per evitare accessi alle strutture di emergenza, dove l’unico intervento possibile in situazioni acute si limita spesso a sedativi e a un posto in barella. Questa gestione inadeguata genera caos e tensione per il personale sanitario già sovraccarico e per i pazienti in attesa, trasformando i Pronto Soccorso in luoghi dove l’emergenza sanitaria si intreccia, spesso tragicamente, con l’emergenza sociale non risolta a monte. È indispensabile che questi soggetti siano presi in carico dalla rete di assistenza territoriale prima che la situazione degeneri, evitando che i Pronto Soccorso diventino l’unica e insufficiente risposta a un problema complesso”.