Case messe all'asta a 25mila euro
RAVENNA. Le case messe all’asta che nessuno vuole, dopo quelle che nessuno riesce a vendere. Cemento vuoto, ribattezzato pochi giorni fa dal Corriere come una vera e propria “città invisibile”. E’ questo il conto che la crisi dell’edilizia ha presentato in questi mesi a Ravenna. Sono infatti 4.200 gli immobili messi in vendita che non riescono a trovare un acquirente in questo momento di incertezza. Di questi oltre 660 sono nuovi. Ogni mille abitazioni 18,7 aspettano un acquirente, la media nazionale si ferma a 15,8. In città non si vedono gru, cantieri nuovi non ce ne sono da tre anni, il numero delle concessioni edilizie è calato del 50%. E l’85% delle compravendite sono sull’usato. Tutto questo in una città dove aleggia anche un secondo spettro: quello dell’emergenza abitativa. Sempre di più le famiglie sfrattate, sempre meno le case popolari a disposizione. Situazione esplosiva che spesso genera una guerra tra poveri che alimenta anche tensioni tra immigrati e cittadini italiani.
Sono 291 in tutta la provincia gli immobili che fino al 19 dicembre andranno all’asta secondo il calendario delle udienze tenuto dal tribunale. Di questi 95 sono nel comune di Ravenna e 89 risultano abitazioni.
Dati reperibili on line che danno il senso di un fenomeno inarrestabile, acuito negli ultimi anni dalla crisi economica. Posti auto coperti, cantine, appartamenti, villette, interi fabbricati, così vanno all’asta i patrimoni immobiliari dei ravennati.
Colpiti il centro storico, la città consolidata, il forese come i lidi con Lido Adriano a fare la parte del leone. Qui gli immobili hanno una base d’asta che parte da 25 mila e può arrivare in alcuni casi fino a 70 mila euro, seguono a distanza Marina di Ravenna e Punta Marina con base d’asta da 54 mila euro la prima e da 50 mila, la seconda.
«I prezzi sono dimezzati - assicura Saverio Babini dell’istituto vendite giudiziarie di Ravenna - a Lido Adriano case che stimate 90 mila euro ora vanno vendute a 40 mila, con una media di 700 - 800 euro al metro quadrato. A Porto Corsini un appartamento da 140 metri quadrati andato all’asta a 90 mila euro è rimasto invenduto. Ad ogni avviso il prezzo cala del 20% in media la vendita avviene alla terza udienza. In questo modo si fa sotto il prezzo di costruzione. A Marina di Ravenna da 6 mila euro al metro quadrato siamo già scesi a 3.500. In provincia, a Massa Lombarda e Conselice è ancora peggio si vendono unità a 23 mila euro. Per quanto riguarda i capannoni la situazione è drammatica, tanti hanno speculato senza che vi fosse una reale richiesta da parte delle aziende. Poi c’è qualcuno che sceglie di investire, ci sono studenti universitari che invece di pagare l’affitto per cinque anni comprano a Lido Adriano a prezzi stracciati, e poi conservano la casa al mare».