Amianto, boom di vittime anche tra chi pensava di lavorare al sicuro
Morti 43 dei 76 ricorrenti
«Nel processo svoltosi a Ravenna con esito negativo per i lavoratori - ricorda Galeotti che ricopre anche un ruolo nel dipartimento salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di Cgil - dei 73 ricorrenti che si erano appellati nel 2006, quaranta sono morti». Un quadro nazionale che preoccupa e che a Ravenna, sostiene Galeotti, allarma, per via dell’incidenza di malattie correlate all’amianto molto alta, seconda solo Reggio Emilia, dove era presenta una produzione del materiale tossico.
«Il mesiotelioma non è in calo, il picco ci sarà fino al 2025 per i lavoratori esposti. Ma sulla questione del danno ambientale abbiamo chiesto a tutti i comuni della provincia di Ravenna di predisporre un monitoraggio con droni per conoscere la diffusione delle coperture in eternit. Di recente un imprenditore di Castelbolognese al lavoro in un capannone ci ha segnalato le cattive condizione del tetto in eternit dal quale si distaccano fibre mentre il titolare non vuole fare la bonifica. Un caso in cui va allertato subito il servizio ispettivo dell’Ausl e avvertito il sindaco. Non si muore solo sul lavoro ma anche per malattie contratte in ambienti non bonificati».