Ravenna, troppi iscritti all'Artistico: si cercano aule

RAVENNA - Nella città d’arte che continua a richiamare turisti da tutto il mondo, il liceo artistico rimane saldamente fra le opzioni scelte dagli studenti che inizieranno le scuole superiori a settembre. E così torna il tema degli spazi, il vero nodo per una scuola che non può svolgere le proprie attività didattiche solo in aula e che conta 171 iscritti alla classe prima, 16 dei quali con disabilità riconosciute. Quest’anno usciranno 7 classi quinte e partiranno 8 prime, quadro che ha spinto il dirigente scolastico Gianluca Dradi a formulare la richiesta di attivazione di 9 classi, per poter avviare progetti speciali, e a chiedere alle famiglie le pagelle della seconda media.
«In via del tutto cautelativa abbiamo chiesto le pagelle per definire un piano di priorità prima dell’accettazione che avverrà domani. Le iscrizioni sono sostanzialmente in linea con lo scorso anno salvo per la presenza di 16 studenti con disabilità; quest'ultimo è, invece, un dato in forte aumento visto che l’anno scorso erano 5. Ho chiesto alla Provincia rassicurazioni sulle scelte alternative in termini di spazi per andare oltre l’emergenza. Il cantiere al secondo piano dovrebbe terminare a settembre restituendo alla scuola laboratori che non vorrei dover adibire ad aule. Se i ragazzi dovessero entrare oggi non ci staremmo». Tanto più che la prospettiva è quella di attivare l’indirizzo musicale nell’anno 2024-2025 con attività da svolgere in aule dedicate. «In più abbiamo molti studenti che non fanno religione e per le attività alternative chiediamo in prestito spazi alla Classense».
Dal presidente della Provincia, Michele De Pascale arrivano rassicurazioni sulla ricerca in centro storico di sedi alternative: «Ci stiamo lavorando, anche con la ricerca di soluzioni in affitto, perché dobbiamo far fronte ad alcuni anni di picco complessivo di studenti ma poi ci sarà un forte calo». Può non apparire in cima alla scelta delle famiglie ravennati se a prevalere è la logica dello sbocco professionale, ma il liceo artistico consolida la propria attrattività e convince studenti e genitori. Sulle motivazioni il preside Dradi ricorda che «agli open day ripeto sempre che, pensando alle competenze che saranno richieste nel mondo del lavoro del prossimo futuro, certamente si richiede creatività, capacità di innovare e lavorare in gruppo. Da questo punto di vista il mondo dell’arte è la fucina della creatività, il luogo ideale per acquisire quelle soft skills che potranno essere utili nella società e nel mondo del lavoro tra 5-10 anni».
La scelta del liceo artistico, primo in Italia a introdurre il congedo mestruale, fa scuola non solo in Italia, ma trova consensi anche in città. E il Consiglio comunale ha approvato nella seduta di martedì scorso l’ordine del giorno sul congedo mestruale alle studentesse degli istituti superiori presentato da Francesca Impellizzeri e Luca Cortesi, rispettivamente capogruppo e consigliere di Ravenna Coraggiosa: 17 i voti favorevoli (Partito democratico, Ravenna Coraggiosa, gruppo Misto, Partito repubblicano), 2 quelli contrari (Forza Italia Berlusconi per Ancarani PrimaveRa Ravenna, La Pigna–città forese lidi). Ad astenersi sonio stati invece i consiglieri di Fratelli d’Italia, Viva Ravenna, Lista De Pascale sindaco). «Diversamente da quanto sentito in aula da una parte dell’opposizione – afferma Francesca Impellizzeri commentando l’esito della votazione – spero che il congedo mestruale possa esser adottato da tutti gli istituti ravennati, che presto trovi attuazione anche in ambito lavorativo e che non venga visto come discriminante, sperando in quel cambiamento culturale che permetterà di vedere le lavoratrici per il loro valore e non per le possibili e giustificate assenze che potrebbero fare, vista la nostra condizione di donne».