Ravenna, traffico illegale di cuccioli blu: 5 imputati rinviati a giudizio

Ravenna
  • 21 novembre 2025

Traffico illegale di cuccioli blu dal finto pedigree: una truffa che prese di mira anche vip come Francesco Totti, Radja Nainggolan e Fererica Pellegrini. Si è tenuta oggi presso il Tribunale di Ravenna l’udienza preliminare relativa alla vicenda giudiziaria che coinvolge la società slovacca “I cuccioli di Carlotta”, accusata di commercio illegale di cuccioli provenienti dall’Est Europa. Il Giudice ha ammesso LAV, assistita dall’avvocato Massimiliano Canè del Foro di Bologna, come parte civile, ha confermato la competenza territoriale del Tribunale di Ravenna per i reati contestati e ha disposto il rinvio a giudizio per 5 imputati, mentre uno di loro aveva già optato per il patteggiamento.

La vicenda risale al 2020 e riguarda le attività della suddetta società slovacca, la cui sede è risultata essere in un capannone abbandonato, che avrebbe commercializzato cani di razza bulldog francese con manto “blu”. Si tratta di una colorazione non ammessa dallo standard ufficiale e resa desiderabile da mode e tendenze, spesso alimentate dalla visibilità di personaggi noti che si mostravano sui loro profili social in compagnia di questi animali “rari”.

“Questa pratica dimostra, ancora una volta, quanto la trasformazione dell’animale in un semplice oggetto di status o di esibizione sia una deriva culturale profondamente dannosa – dichiara Sara Leone, area animali familiari LAV - Una moda, diffusa dai VIP, che non solo svilisce gli animali, ma mette anche a rischio la loro salute, esponendoli sempre più spesso a selezioni genetiche e a sofferenze inaccettabili”.

LAV è intervenuta nel procedimento, perché da sempre impegnata nel contrasto al traffico illegale di cuccioli: un business multimilionario che sfrutta animali allevati in condizioni drammatiche nei Paesi dell’Est, venduti come animali “di razza” e trasportati per lunghi tragitti stipati in auto e furgoni, spesso privi di documenti regolari e sottoposti a gravi rischi sanitari. “Il traffico di cuccioli è una filiera crudele che continua a prosperare alimentata da mode, status symbol e dall’idea dell’animale come un prodotto da acquistare – dichiara LAV – Il nostro impegno in questo processo ribadisce che la sola scelta etica è l’adozione responsabile, non l’acquisto, e che le selezioni genetiche provocano sofferenze inaccettabili”.

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