Ravenna, studente aggredito con una catena: i compagni solidali con uno striscione

I compagni di scuola manifestano piena solidarietà alla vittima della brutale aggressione avvenuta lunedì scorso davanti alla sede dell’istituto Ginanni in via Carducci. Ieri mattina, prima di entrare in classe, hanno esposto davanti alla scuola uno striscione con la scritta “Contro la violenza e l’indifferenza degli adulti”. L’aggressione a colpi di catena ha destato sconcerto in città e il messaggio scritto dai ragazzi lancia nuovi interrogativi.

Raggiunta telefonicamente, la dirigente scolastica dell’istituto, Fausta Labidonisia esprime il suo sconcerto: «Davanti alla nostra scuola è avvenuto un fatto molto grave - commenta -. L’aggressione fisica subita dalla vittima non è una ragazzata e ci sono indagini in corso da parte delle forze dell’ordine che chiariranno l’accaduto. L’aggressione è avvenuta all’esterno dell’ambiente scolastico. All’uscita dalle lezioni si sono ritrovati ragazzi estranei al nostro istituto armati di catene. Siamo molto scossi per l’accaduto e il corpo insegnante si è immediatamente attivato per parlare con gli studenti e ragionare insieme. Già al rientro in classe, martedì mattina, abbiamo incontrato i ragazzi della classe coinvolta. Abbiamo convocato un collegio docenti straordinario e il tema sarà affrontato nei consigli di classe».

Chiediamo alla dirigente come ha interpretato il riferimento “all’indifferenza degli adulti” nello striscione mostrato ieri mattina: «Effettivamente è una frase che lascia spazio a diverse interpretazioni - spiega -. Ho chiesto agli studenti a chi si riferissero, facendo presente che dalla scuola e dagli insegnanti è arrivata una risposta immediata e che di certo non ci siamo voltati dall’altra parte. Gli studenti mi hanno detto che la scritta fa riferimento agli adulti che erano presenti nel momento dell’aggressione e che non sono intervenuti. Gli stessi ragazzi hanno mostrato una forte presa di posizione contro la violenza, che condivido e sostengo, e contemporaneamente ci hanno chiesto di prendere provvedimenti. Questi ultimi saranno adottati a conclusione delle indagini, perché è doveroso chiarire quanto avvenuto. Non possiamo lasciarci trasportare dall’emotività del momento. La scuola si atterrà alle procedure e alle regole, seguendo il principio garantista che sta alla base della democrazia. Per cui servirà un po’ di tempo, ma i provvedimenti arriveranno e saranno conseguenti alle responsabilità accertate».

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