Ravenna, riecco il lupo nella zona di via Vicoli: “Hanno ridotto di 330 unità i daini in pineta” VIDEO

La segnalazione arriva da un lettore, con video annesso. Il giovane lupo nella notte tra lunedì e martedì pare fosse ancora in città, precisamente nella zona di via Vicoli. A vederlo sono stati due giovani che con il cellulare hanno ripreso l’animale intorno all’una di notte. I ragazzi sono certi che fosse il lupo, sia per l’andatura che per il comportamento dell’animale. L’hanno filmato rimanendo a debita distanza. Sulle ipotesi di cui si è parlato, potrebbe essere un esemplare che si è staccato dai due gruppi presenti nella pineta di Classe.
Il ruolo del lupo nella pineta
In appena due anni il numero dei daini presenti nella pineta di Classe è calato di circa 300 unità. A darne notizia è il presidente del Parco del Delta del Po, Massimiliano Costa, che dà anche una spiegazione all’inversione di tendenza: «Nel territorio in questione si sono stabiliti due diversi nuclei di lupi - dice -. Originariamente era solo uno, ma adesso la presenza è raddoppiata e se calcoliamo che un gruppo di lupi mediamente si sfama con un daino ogni 2-3 giorni, possiamo ben comprendere le ragioni della riduzione degli ungulati sul territorio. Anche in questo caso, il lupo si mostra un efficacissimo regolatore ecologico. Un fenomeno del tutto simile è avvenuto in Appennino nelle foreste casentinesi dove si erano moltiplicati daini e muffloni, specie non autoctone (proprio come i daini della pineta di Classe) che approfittando dall’assenza di predatori naturali si erano riprodotti a grandi velocità. Quando è tornato il lupo in collina, questi esemplari non si sono più moltiplicati scongiurando anche serie ripercussioni sull’equilibrio naturale di quelle zone».
Le considerazioni di Costa arrivano all’indomani dell’avvistamento di un giovane lupo in città, vicino al parcheggio dell’ospedale di Ravenna: «La presenza del lupo è ormai consolidata in diversi punti del territorio - commenta il presidente del Parco -. Oltre che nella pineta di Classe ci sono lupi che frequentano le campagne a nord di Ravenna. Rispetto all’avvistamento che si è verificato in città, mi sento di rassicurare le persone. Per loro natura i lupi sono animali molto schivi, che evitano il contatto con l’uomo. Bisogna però stare attenti agli animali domestici, alle galline e ai conigli. Sono tutte potenziali prede per il lupo ed è bene proteggerli. L’esemplare che si è visto nel video non dà certo l’idea di essere minaccioso. Probabilmente era molto disorientato. Si era perso oppure è in un periodo erratico alla ricerca di un proprio territorio».
Il lupo non è l’unico animale selvatico che si è diffuso negli ultimi anni: «Nella pianura ravennate troviamo in abbondanza anche cinghiali e caprioli - dice Costa - che sono scesi dagli Appennini. Progressivamente si sono fatti coraggio e sono avanzati». Nel parco Baronio, a pochi passi dal luogo in cui è stato avvistato il lupo, sono presenti le lepri: «L’ampia area verde è ideale per le lepri che sicuramente sono arrivate dalla prima periferia. Poco dopo l’avvistamento del lupo - commenta Costa -, sono stati effettuati dei controlli sulle anatre nel parco e non risulta che ci sono state predazioni. Per quanto riguarda invece le lepri, un lupo da solo non è in grado di cacciarle. Sono troppo veloci nella fuga, per catturarle i lupi devono essere almeno in due. Uno spinge l’animale alla fuga e il secondo lupo tende l’agguato».
Il Parco, attraverso controlli periodici, verifica anche la dieta dei lupi presenti nelle aree tra Ravennate e Ferrarese: «Se i nuclei in pineta si cibano prevalentemente di daini, gli esemplari nelle campagne ferraresi e ravennati prediligono le nutrie che riescono a trovare in grande numero, effettuando anche questa volta una preziosa opera ecologica, visto che le nutrie sono di origine sudamericana e sono state importate dall’uomo».