Ravenna. Pagella unica al Liceo Scientifico, eliminati i quadrimestri: «Meno stress per gli studenti»

La decisione è presa: al liceo scientifico Oriani l’anno scolastico che sta per iniziare non sarà suddiviso in quadrimestri. Il collegio docenti ha deciso e il collegio di istituto ha appoggiato l’iniziativa presa, in via sperimentale, con l’intenzione di agevolare il rendimento degli studenti e permettere ai docenti di organizzare diversamente la didattica e le valutazioni. Niente più accumuli di compiti in classe, verifiche e interrogazioni, da preparare per studenti e docenti in poche settimane ma un monitoraggio costante che la dirigente scolastica Aurea Valentini ha convintamente sostenuto.
Come è nata l’idea di superare la suddivisione in quadrimestri?
«Il sistema precedente creava una situazione difficile per gli studenti e le studentesse, specialmente più fragili. Come spesso molti lamentavano, le verifiche di fine quadrimestre generavano forte stress, che a sua volta influiva negativamente sul rendimento. Il sistema di recupero spesso risultava fallimentare. Con questa scelta vengono introdotti corsi di potenziamento che si svolgono per tutto l’anno scolastico e accompagnano lo studente nel suo percorso. In questo modo, il supporto è immediato e proficuo, permettendo agli studenti di consolidare le conoscenze man mano che vengono acquisite, senza restare indietro. Il consiglio di classe ha un ruolo cruciale. Attraverso riunioni tecniche dedicate, i docenti monitorano la situazione dei singoli».
In città è il primo istituto che apre a questa sperimentazione?
«Questo non saprei dirlo con certezza per le scuole di Ravenna città ma a Faenza il Liceo Torricelli Ballardini ha introdotto il periodo unico, come noi, a partire da quest’anno scolastico. Proficuo a tal fine è stato il confronto con la dirigente scolastica Paola Falconi che ci ha fornito materiale su cui attivare le nostre riflessioni e che ringrazio».
Cosa cambia nella didattica e nella verifica degli apprendimenti acquisiti?
«Il gruppo di lavoro per il miglioramento scolastico nel corso dell’anno aveva evidenziato la necessità di un cambiamento per ridurre il numero dei debiti soprattutto nelle materie di indirizzo e colmare le lacune che spesso si trascinano negli anni. Il Periodo unico o “monomestre” come simpaticamente i nostri studenti lo chiamano, favorirà un maggiore e più disteso dialogo fra docenti e studenti sul tema della valutazione, sull’andamento e sulle strategie per migliorare e questo sarà solo un bene».
Scompariranno i voti?
«Non scompare il voto ovviamente, quello è l’atto finale di un percorso didattico. Relativamente alle valutazioni, il maggior respiro concesso da un periodo unico senza interruzioni, consente di poter gestire la valutazione in modo più efficace, tramite l’utilizzo metodico delle valutazioni a carattere formativo. Tale modalità innesca un apprendimento virtuoso e la possibilità di arrivare alla verifica sommativa in modo graduale e consapevole. Anche la didattica sarà più efficace perché si potrà dedicare più tempo a trattare argomenti complessi senza la preoccupazione delle verifiche da svolgere entro il primo quadrimestre e nell’ultimo mese di scuola, ovvero sarà una didattica flessibile e ben organizzata così pure la programmazione delle verifiche».