Ravenna, le zanzare non hanno più stagione: trattamenti antilarvali in anticipo

Ravenna

Con la primavera sempre più in anticipo e il meteo che porta temperature sopra la media stagionale, alternate a pioggia, anche gli insetti si adeguano alle nuove condizioni e non è difficile trovarsi di fronte magari in aree verdi a zanzare adulte. Un incontro per nulla atteso che si vorrebbe rimandare, ma che purtroppo non si limita più solo all’estate.

L’anticipo dei trattamenti

Da qui la decisione di Azimut, di concerto con le amministrazioni comunali di Ravenna e Cervia, di avviare anticipatamente, rispetto agli anni passati i monitoraggi sui focolai larvali in ambito naturale, con i primi interventi dove necessario. Purtroppo l’innalzamento delle temperature e l’alternanza di lunghi periodi di siccità a cui seguono precipitazioni intense e straordinarie creano condizioni favorevoli alla proliferazione delle zanzare, rendendo meno efficaci le azioni messe in atto in ambito pubblico per contrastarne la diffusione. I trattamenti antilarvali sono già in corso in tutte le caditoie presenti in ambito pubblico (circa 75 mila nel Comune di Ravenna e circa 20 mila nel Comune di Cervia), e così anche ulteriori interventi di contenimento della popolazione di zanzare sul territorio. In questa fase rimane fondamentale il contributo dei cittadini e dai primi giorni di aprile sarà possibile ritirare gratuitamente, negli uffici comunali decentrati di Ravenna e in quelli di CerviaInforma, i kit per il trattamento dei pozzetti privati, da eseguire ogni 15 giorni e dopo ogni pioggia intensa. «Non ci sono problemi particolari - spiega il direttore di Azimut Stefano Di Stefano - abbiamo identificato nuovi focolai e cominciato il monitoraggio e gli interventi. Siamo pronti, stiamo sperimentando nuovi materiali per essere aggiornati, usiamo prodotti biologici, sempre seguendo normative indicate dall’Ausl. Gli adulticidi sono vietati e li usiamo solo in casi specifici e in luoghi mirati, come in occasione di eventi pubblici all’aperto con oltre 150 persone. Gli interventi eseguiti nel corso dei mesi vengono pubblicati sul nostro sito con le mappature, in modo tale che i cittadini possano verificare il passaggio e il percorso fatto dai nostri addetti georeferenziati».

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