Dialogo è la parola d’ordine di queste settimane e di quelle che verranno per decidere del futuro de “Il Pavimento”, il mosaico ideato per Porta Adriana dall’artista ravennate Nicola Montalbini con l’associazione Marte e la collaborazione del Gruppo Mosaicisti di Marco Santi e l’Accademia di Belle Arti. L’opera, come mai prima è accaduto per interventi di arte urbana, mette d’accordo tutti, piace a grandi e piccoli, incuriosisce i turisti e non smette di far parlare di sé in rete, tanto da suscitare un coro di richieste perché rimanga anche dopo il 18 gennaio, termine indicato nell’autorizzazione di occupazione di suolo pubblico, rilasciata dal Comune e vincolata al parere della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio. «Quando Montalbini ci presentò l’idea de “Il Pavimento” - assicura l’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia - siamo rimasti subito molto colpiti dall’originalità, dal coraggio e dalla generosità del progetto site specific per Porta Adriana. Insieme ai soggetti coinvolti abbiamo costruito le condizioni affinché l’opera venisse realizzata. Ora è diventata uno dei simboli di questa IX Biennale del Mosaico Contemporaneo e siamo molto contenti che la città l’abbia accolta con tanto entusiasmo, curiosità e amore. Questa installazione è nata per la IX Biennale del Mosaico». I prossimi mesi saranno essenziali per capire se è possibile continuare a vedere dentro Porta Adriana il tappeto musivo, frutto del ricchissimo immaginario di Montalbini che rimanda a citazioni antiche di mosaici di Otranto, Pesaro e Aquileia, a creature fantastiche, animali totem e a figure della biografia dell’artista. Tanto che Montalbini, sollecitato da più parti, curerà personalmente alcune visite guidate secondo un calendario già fissato. E apprezzamenti trasversali arrivano anche dall’opposizione politica che ha presentato in consiglio comunale un question time con La Pigna e una mozione di Viva Ravenna. Per sapere se dopo il termine della biennale del Mosaico sarà ancora possibile ammirare il Pavimento si dovrà attendere . «II Comune - ribadisce l’assessore - ha rilasciato l’autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico una volta acquisito parere positivo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Ravenna poiché Porta Adriana è un bene culturale tutelato e vincolato. Per questo motivo, la permanenza nel futuro del mosaico in quella posizione dipenderà dal necessario parere della Soprintendenza con cui come amministrazione siamo in dialogo».
Ravenna, l’assessore Sbaraglia: “Il Pavimento permanente? Non decide il Comune”