Ravenna, il triste Natale in esilio dei bimbi ucraini

Ravenna

Per i bambini ucraini residenti a Ravenna San Nicola carico di doni è arrivato ieri pomeriggio, dopo la messa celebrata da padre Viktor a San Giovanni Battista, davanti all’intera comunità. Un momento di festa che nel mondo ortodosso si celebra di solito il 19 dicembre e quest’anno ha un valore speciale per le famiglie rifugiate in città. Da mesi gli arrivi di profughi dall’Ucraina erano stabili con arrivi e rientri, ora invece, complice il prolungarsi della guerra e la durezza del lungo inverno slavo, sono attesi nuovi flussi. «Fino a settembre – spiega Idio Baldrati, presidente della cooperativa La Pieve - abbiamo avuto la nostra struttura non al completo con 30 posti su 50 occupati, ora siamo circa a 40 ma ci aspettiamo nuovi arrivi, donne e bambini, inviati dalla Prefettura. Nei nostri piani l’ex casa del Clero andrà adibita in futuro all’accoglienza di persone disabili, ma il flusso di profughi prosegue e come le altre strutture individuate dalla prefettura continuiamo ad accogliere chi scappa dalla guerra». L’ex casa del Clero ad aprile aveva accolto ballerini e musicisti del teatro nazionale di Kiev grazie all’interessamento di Cristina Muti e di Ravenna Solidale, una sessantina di persone poi rientrate in patria in settembre. Rimangono i nuclei provenienti da Mariupol, città completamente distrutta e in mano russa. I bambini presenti continuano a frequentare a distanza le scuole ucraine per non spezzare tutti i legami.

Raccolte fondi

Intanto l’associazione Malva – Ucraini di Ravenna prosegue la raccolta di beni di prima necessità da inviare in particolare all’ospedale di Mykolaiv, sono già 7 le spedizioni per un totale 394 kg di prodotti igienico sanitari, medicinali e vestiti termici. Uno dei punti di raccolta è a CittAttiva in via Carducci 14. «Inviamo – racconta la volontaria Olena - soprattutto abbigliamento e medicinali per i feriti, non più cibo. In più raccogliamo denaro per l’acquisto di un generatore elettrico. In molte città, tra cui Kherson, sono attivi dei punti di ristoro allestiti in grandi tende, dove la gente, privata dell’energia elettrica per molte ore, può riscaldarsi, portare i bambini, bere tè caldo e usare Internet». A Ravenna, dopo la festa di San Nicola, che nel cuore dei bambini ucraini non è mai stato spodestato dall’americano Santa Claus, con tanto di letterine, poesie e pioggia di regali e dolcetti, è in programma il Concerto di Natale Ravenna-Betlemme, venerdì 16 dicembre alle 21 al Teatro Alighieri, durante il quale l’associazione Malva organizza una raccolta fondi per donare generatori agli ospedali di Mykolaiv e Kherson.

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