Ravenna, il sindaco Barattoni rilancia i consigli territoriali: “Serve partecipazione”

Alessandro Barattoni, uguale a se stesso usa toni pacati, ma fermi anche nella veste di sindaco. Con la fascia tricolore davanti a un’aula gremita promette nella prima seduta di consiglio comunale massimo rispetto per tutti i consiglieri eletti, nella discussione e nel confronto sapendo, dice, di essere vincitore solo per un elettore su due. Un problema, quello della fragilità della democrazia non locale ma nazionale e non solo europeo, di cui si vuole fare carico cercando nuove formule per avvicinare le persone al voto e alla vita pubblica. «Lavoreremo - annuncia - per inserire all’interno dell’amministrazione comunale i consigli territoriali».
Le strategie
A Barattoni va poi il compito di elencare i componenti della giunta e le deleghe assegnate e nel farlo rivendica alcune scelte, in particolare l’abbinamento tra turismo e sviluppo economico; la scuola e l’infanzia; le politiche di genere e il bilancio; aree naturali e agricoltura; la scelta di unire centro storico e verde pubblico e le politiche della salute e i servizi sociali. Poi entra nel vivo del discorso e fa un appello all’unità su alcune questioni. «Cercheremo la massima collaborazione istituzionale con i livelli superiori, dalla Provincia ai ministeri con l’ambizione di portare nella massima assise cittadina temi che vanno oltre il mandato e vanno oltre le appartenenze». Barattoni indica il porto con le opere da terminare, le reti viarie e ferroviarie con interventi e progettazioni da seguire; e ancora la Bolkestein per le concessioni balneari e la protezione del territorio, segnato da ripetuti eventi estremi. «Sono temi strategici per il futuro: invito il consiglio comunale a trovare parole e schemi condivisi nell’interesse della nostra città». E ancora una volta arriva la richiesta di unità su alcune questioni strategiche.
Consigli territoriali
Riprendendo il nodo dei consigli territoriali il sindaco chiede massima convergenza su uno dei primi atti del consiglio comunale che potrebbe essere redatto in maniera congiunta per chiedere ai livelli istituzionali che intervengano con nuove norme non solo sul numero degli abitanti per il ripristino delle circoscrizioni, ma su un coefficiente che tenga conto anche dell’estensione del territorio così come è avvenuto per Roma capitale. Per il sindaco l’obiettivo è una maggiore rappresentanza democratica delle circoscrizioni elettive rispetto ai consigli territoriali depotenziati nella rappresentanza e ancora la meta finale è quella di ottenere una maggiore autonomia di spesa grazie a un aumento dei trasferimenti. «Insieme dobbiamo trovare una strada per condurre una battaglia in favore del territorio. Ravenna ha scelto, da oggi è insediato il consiglio, avremo modo di confrontarci e di fare un pezzo di strada insieme».