Ravenna. Il Mar guadagna spazi all’esterno. In estate un’area per la caffetteria

Prende corpo il progetto che arricchisce i servizi legati al museo d’arte della città. Lo spazio esterno, attualmente recintato, posto tra il lato nord del Mar e la chiesa di Santa Maria in Porto verrà riqualificato per ospitare nei mesi caldi i visitatori in sosta alla caffetteria ed eventi culturali quali esposizioni e proiezioni. Obiettivo questo raggiungibile solo dopo un intervento di revisione e implementazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche, per un importo complessivo di 37mila euro. Negli ultimi anni si sono verificati numerosi allagamenti dovuti anche al fatto che lì confluiscono le acque meteoriche raccolte da ampie porzioni delle coperture della basilica di Santa Maria in Porto e del Museo.
Prevista nel 2025, con l’affidamento dei lavori, una serie di opere nell’area di proprietà comunale a partire dalla rimozione degli alberi presenti in prossimità della chiesa, delle sterpaglie e dei rifiuti lasciati nel cortile. Sarà necessaria la sagomatura del piano di campagna, con la creazione delle pendenze verso i punti di raccolta delle acque meteoriche; la realizzazione di una condotta di raccolta delle acque meteoriche e il relativo allacciamento alla fognatura pubblica esistente; - reinterro delle porzioni scavate; nonché l’inserimento di un’alimentazione elettrica a servizio del futuro progetto di allestimento dell’area. Gli scavi previsti nell’area di intervento avranno una profondità inferiore a 50 centimetri in quanto il sito ricade nelle aree di interesse archeologico, con la necessaria autorizzazione della competente Soprintendenza prima dell’inizio dei lavori.
L’attuale fisionomia della facciata del Mar poco ha a che fare con l’edificio originario e tanto deve alle distruzioni della Seconda Guerra mondiale. Noto come Loggetta Lombardesca risale ai primi anni del XVI secolo ed è la porzione superstite del più ampio complesso dell’Abbazia di Santa Maria in Porto, che fu commissionato dai canonici lateranensi e realizzato sotto la direzione di Tullio Lombardo, durante il dominio veneziano della città. Originariamente, il complesso si componeva di due chiostri. Le soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi, mutarono la destinazione d’uso e nel 1885 prevalse l’idea di insediare una caserma militare. Agli anni Settanta del Novecento, risale il restauro del fabbricato per collocare la sede dell’Accademia di Belle Arti e della Pinacoteca comunale. Con il recupero degli spazi lasciati liberi dall’Accademia e dal Museo ornitologico nel 2002 la Loggetta Lombardesca diventò la sede del Mar.