Ravenna, il 17enne morto era un bagnino: “Ha salvato un uomo un mese fa, un ragazzo d’oro”

Ravenna

Era un marinaio di salvataggio Azdin Ben Laroussi, il 17enne morto giovedì 17 luglio in via Trieste in un incidente stradale mentre rientrava dal mare. L’impatto alla rotonda di Marina di Ravenna non ha lasciato scampo al giovane, che frequentava l’Itis Nullo Baldini e che a lungo aveva militato nella squadra di calcio dell’Endas Monti. Il destino si è portato via così Azdin che appena un mese fa aveva soccorso un uomo in mare. Faceva il marinaio di salvataggio e si era talmente distinto per quel coraggioso intervento, che la cooperativa Spiagge Ravenna, nonostante fosse minorenne, gli aveva affidato una torretta fissa a Lido di Dante. «In questo momento di grande dolore - commenta Maurizio Rustignoli, presidente di Spiagge Ravenna - la nostra cooperativa e tutti i colleghi si stringono attorno alla famiglia ed esprimono tutto il loro dolore per questa tragedia. Azdin, seppur giovanissimo, era una persona molto seria, attenta, responsabile e preparata che svolgeva al meglio la sua professione».

Prima di prendere il brevetto da marinaio di salvataggio, Azdin era stato un portiere di calcio. Grazie alla sua atleticità e al suo fisico era diventato uno sportivo di tutto rispetto, sfiorando la convocazione nella rappresentativa provinciale. A ricordarlo, con grande commozione, è il presidente dell’Endas Monti, Francesco Stucci: «Era cresciuto qui con noi, nel campo da calcio vicino a via Gulli, sempre in compagnia dell’inseparabile mamma che, insieme alla sorellina, ha seguito il percorso calcistico di Azdin. Quando è arrivato nella nostra squadra era un bimbo di appena 7 anni. Nessuno si sarebbe immaginato che sarebbe diventato un atleta così imponente. A un certo punto decise di mettersi in porta e da allora ha conosciuto una crescita esponenziale come giocatore. Di lui ricordo l’impegno e la serietà con cui affrontava gli appuntamenti sportivi. Era il primo a richiamare i compagni e quando c’era qualche screzio era il primo a fare da paciere”.

Continua Stucci: “Ha militato nella nostra società per alcuni anni, poi a un certo punto ci ha comunicato che avrebbe voluto cambiare sport. Era il 2023 e voleva dedicarsi alla palestra. Io ho provato a fargli cambiare idea, quell’anno aveva anche vinto la Coppa come miglior portiere in un torneo primaverile. A me dispiaceva soprattutto perdere quel ragazzo d’oro, assolutamente positivo per il gruppo e per lo spogliatoio. L’ho allenato per alcuni anni e ripenso alle nostre chiacchierate. Veniva sempre a chiedermi un consiglio. Mi ricordo che, nonostante avesse smesso di giocare, l’anno successivo è venuto in nostro aiuto quando, in alcune partite, non avevamo a disposizione il portiere. È stato generoso anche in questo. Siamo di fronte a una tragedia immensa e il mio pensiero e quello della società vanno ai familiari di Azdin. A loro inviamo un grande e sentito abbraccio»

La commozione corre veloce in rete. Sui social si rincorrono i messaggi di cordoglio. Alcuni docenti dell’Itis gli dedicano una foto e un toccante messaggio di saluto. Azdin aveva fatto breccia anche nel cuore dei suoi professori.

Azdin Ben Laroussi

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