Ravenna, i candidati sindaco a confronto al porto: due ore di domande e nessun applauso

Ravenna

Quasi intimiditi i candidati sindaco superano la prova del confronto sulla portualità davanti alla difficile e numerosa platea del Propeller, non riuscendo a strappare neanche un applauso, in quasi due ore di domande. Davanti alla sala conferenze dell’hotel Mattei gremita, Simone Bassi, il presidente dell’associazione che raccoglie soggetti impegnati nei trasporti marittimi, regola il dibattito, scandito da 11 quesiti, ai quali 4 candidati su 6 rispondono leggendo note e appunti. Assente Marisa Iannucci, che manda un contributo scritto, Alessandro Barattoni e Veronica Verlicchi appaiono più a proprio agio con i temi della serata e Alvaro Ancisi rivendica il pluridecennale impegno da consigliere comunale a favore del porto.

Nodo Sapir

Mentre tutti appoggiano la necessità di un bypass sul Candiano, è la domanda sul ruolo di Sapir a mostrare le diverse posizioni: Barattoni si dice contrario alla vendita delle azioni, Nicola Grandi parla di pratiche non trasparenti «no alla vendita a tutti costi ma non è nemmeno un tabù e occorre distinguere la parte logistica da quella patrimoniale». Per Maurizio Miserocchi va limitata «l’ingerenza politica», anche per Giovanni Morgese va garantita la trasparenza, mentre per Veronica Verlicchi «la concorrenza del pubblico sul privato è un ossimoro. La politica fuori dal porto». Ancisi sostiene che «non c’è nessun motivo perché il Comune sia in una società privata con interesse privato». Su questo Barattoni ricorda la concordia tra pubblico e privato all’interno di Sapir e spiega «andare contro l’azionista sarebbe un’anomalia».

Energia e infrastrutture

Sul tema energia Miserocchi boccia la scelta del parco fotovoltaico nell’ex Sarom e il parco eolico a mare: «un disastro economico». E proprio su Agnes Barattoni ricorda che il bando Fer 2 2025 del ministero dell’Ambiente che finanzia progetti sulle rinnovabili non prevede fondi per Agnes, che quindi «rimane un incompiuto e una battaglia da portare avanti». E in più: «Rimango favorevole alle estrazioni oltre le 9 miglia». E se da Barattoni arriva l’appello all’unità delle forze politiche per il bene del porto e perché «non sia elemento divisivo per la città» a dominare il confronto sono le infrastrutture stradali e ferroviarie che mancano, il degrado della via che conduce al porto, di via Baiona; le ciclabili per i lavoratori, con Ancisi che boccia il progetto del nuovo terminal container. Morgese invoca investimenti sui collegamenti ferroviari, Grandi meno burocrazia, e Miserocchi chiede di spostare le merci pericolose. Verlicchi e Ancisi ricordano le opere mai fatte con un governo regionale sempre dello stesso colore e Barattoni assicura che il sottopasso di via Canale Molinetto, con lui sindaco, si farà.

Dogane e crociere

Sul declassamento della dogana Grandi risponde dicendo che è una scelta subita ma che è «troppo facile dare colpe al governo centrale, ci sono responsabilità di governance locale». Barattoni non intende «subire scelte senza fare niente è bene che ci uniamo tutti su una scelta sbagliata che penalizza Ravenna» e per Verlicchi si tratta di «una scelta grave che va contrastata con tutti i mezzi». Sul nuovo presidente di Adsp Barattoni sostiene che conta il valore della persona non il luogo dove è nato e dove ha lavorato, mentre Ancisi avrebbe preferito una figura ravennate, di esperienza come Fabio Maletti.

Sugli strumenti urbanistici e lo sviluppo delle attività logistiche Grandi chiede tempi certi per le autorizzazioni per i 200 ettari di aree libere, Barattoni ritiene cruciale l’attuazione della Zona logistica semplificata e la vicinanza tra Comune, Regione e Adsp; Verlicchi promette esenzioni e incentivi alle imprese, mentre Ancisi invoca le regole del mercato contro «le imposizioni del dirigismo politico». Sul terminal crociere legato al turismo i candidati sono apparsi più a loro agio con Morgese che pensa a pacchetti turistici sulla città, Grandi che boccia i battelli sul Canale che piacciono invece a Miserocchi e ad Ancisi che contesta il sito scelto per il terminal e chiede un parcheggio scambiatore all’ingresso di Porto Corsini collegato con navette elettriche. Per Barattoni infine occorre una promozione del territorio unica per sviluppare il turismo e l’aumento del servizio taxi.

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