Ravenna, chiude una banca a Borgo San Rocco. Caso in consiglio

Ravenna

RAVENNA - Arriva in consiglio comunale il caso della filiale di Bper banca, posta nel cuore del borgo San Rocco, in uno stabile della vicina parrocchia, e dalle parole dell’assessora Federica Moschini che non risparmia toni polemici si apprende che la filiale chiuderà il 25 marzo.

A poco sono valse finora le proteste dei residenti e delle attività commerciali del quartiere che avevano mobilitato i cittadini sottoscrivendo una petizione con centinaia di firme. Rispondendo al question time presentato dalla consigliera Pd Maria Cristina Gottarelli dal titolo generico “Salvaguardiamo la vitalità del borgo San Rocco” l’assessora Moschini non ha nascosto il disappunto per una decisione comunicata «senza preavviso. La filiale è un punto di riferimento per tanti cittadini e tante attività, un punto di incontro del quartiere: tale decisione improvvisa sta stravolgendo la dinamica degli interventi progettati per la riqualificazione del borgo».

La mossa del Pd che raramente agita polemiche la dice lunga sul grado di insoddisfazione dei cittadini e sulla fragilità della zona, ancora in attesa di un rilancio complessivo. Il consiglio di amministrazione della banca per logiche commerciali di contenimento dei costi ha deciso di sacrificare la sede storica di via Castel San Pietro in favore dello stabile all’angolo tra via Ravegnana e via Bassano del Grappa, quindi allontanandosi dal borgo di almeno 500 metri in un’area senza parcheggi.

«I tentativi dell’amministrazione per scongiurare la chiusura – spiega Moschini - non sono andati a buon fine, non abbiamo trovato un dialogo costruttivo, il cda di Bper banca ha fatto una scelta commerciale. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) era programmato un incontro con la dirigenza che è saltato, dimostrando un atteggiamento irrispettoso e non propositivo. Siamo disponibili a un nuovo incontro con la dirigenza e con cittadini, almeno per posticipare la decisione in modo tale che la banca possa valutare in modo diverso la chiusura. I dipendenti verranno riassegnati ai medesimi incarichi in altre sedi, la maggior parte in via Guerrini, mentre ancora non si sa nulla per il direttore di filiale».

Il costante traffico veicolare, la scarsa offerta di sosta, il promesso ampliamento del parcheggio dell’ex macello che non vede mai la luce, le tante vetrine spente e la viabilità complicata affliggono il borgo San Rocco da anni offuscando le potenzialità di uno degli angoli più caratteristici del centro storico.

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