Ravenna, boom di colombe e uova artigianali per Pasqua

Ravenna

RAVENNA - Vince la tradizione e sulla tavola dei ravennati oggi appariranno per il finale dolce colombe e uova di cioccolato con un’attenzione particolare al prodotto artigianale realizzato nei laboratori di pasticceri e panificatori cittadini. Nel rispetto della ricetta originale, secondo nuovi gusti e ingredienti o nel rispetto di tendenze consolidate come il bio e il vegan, il dolce pasquale per eccellenza si adatta e si conferma protagonista del pranzo della festa. Marco Maccalli della pasticceria Al Duomo valuta già i primi numeri. «Abbiamo venduto il 50% in più rispetto al 2022, rispettando il gusto classico ma proponendo anche gusti diversi. La colomba nella versione nuova arancia, cioccolato e fava Tonka è finita nei giorni scorsi. Abbiamo fatto 800 colombe, a 36 ore di lievitazione e venduto 2 quintali di cioccolato fondente e uno di cioccolato al latte. Sono andate molto le colombe al cioccolato, al pistacchio; e albicocca e cioccolato». Coniglietti, ovetti, pulcini ma il più amato è sempre l’uovo di cioccolato. «I clienti ci chiedono uova personalizzate con i nomi dei figli e ci consegnano da inserire le sorprese, noi ci occupiamo di tutto fino al packaging, alle decorazioni e ai fiori. Il clima ancora fresco ha aiutato a vendere il cioccolato».

Artigianale, in numeri contenuti per salvare la qualità, la produzione della colomba per i panificatori come avviene per il panettone natalizio, è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno. Giuseppe Verlicchi presidente del sindacato Panificatori artigiani Confcommercio Ravenna racconta cosa è cambiato in questi anni. «Dalla pandemia in avanti c’è più interesse da parte dei consumatori verso i prodotti artigianali, durante il lockdown i clienti venivano due e tre volte al giorno pur di uscire, e così abbiamo avuto un aumento delle vendite del 20%-30% rispetto all’anno precedente. La gente in questo modo si è avvicinata ai prodotti artigianali, noi cerchiamo di soddisfare sempre le richieste con 5-7 tipologie di lievitati che cominciamo a lavorare 20 giorni prima; i numeri contenuti ci permettono di tenere alta la qualità».

La risposta ad ogni esigenza contempla anche per le feste prodotti pensati secondo produzioni bio e vegan. Tra gli alfieri della panificazione bio, da anni in città opera Giancarlo Ceccolini, presidente nazionale della federazione panificatori. «Da tempo abbiamo fatto la scelta sul biologico e abbiamo accelerato sul vegan che riscuote grande interesse, specie tra i giovani. Inteso come stile di vita siamo in grado di offrire dolci e colombe pasquali buoni e particolari, con ricette nuove». Sempre senza latticini e derivati animali Ceccolini realizza in numero limitato e su ordinazione anche uova di cioccolato.

«La Pasqua 2023 è di certo migliore della precedente, riusciamo a reggere con prodotti di nicchia, senza togliere nulla all’industria. Si è attenuata la pressione sui costi dell’energia, a fine anno la prospettiva era peggiore, ma con l’inflazione la ricaduta sui prezzi di vendita c’è, e anche se non siamo ai livelli pre Covid, sono ottimista».

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