Ravenna, aumentano i Bed and Breakfast: ne sono nati dieci da inizio 2024

Ravenna

Dopo i durissimi anni della pandemia, il settore turistico è in forte ripresa con numeri crescenti di turisti italiani e stranieri in visita alla città dei mosaici. I dati positivi del turismo trainano anche le iniziative imprenditoriali nel settore: da inizio anno, in città, sono nati dieci nuovi Bed & Breakfast ampliando notevolmente l’offerta ricettiva del territorio.

«I dati sulle aperture da gennaio a oggi sono molto indicativi - spiega Giovanni Rocchi, responsabile dei settori commercio e turismo di Confartigianato Ravenna -. Al momento nel territorio comunale sono operativi una sessantina tra B&B e Room & Breakfast. Non sono presenti solo in città, ma anche in zone come San Pietro in Vincoli, Castiglione, San Zaccaria. Queste località sfruttano la vicinanza al Parco di Mirabilandia che ogni anno attira migliaia di visitatori. Naturalmente i prezzi delle camere sono tendenzialmente più alti nel centro storico di Ravenna, dove la formula ha sempre riscosso un notevole gradimento soprattutto tra i giovani viaggiatori e gli stranieri».

Nell’ultimo periodo si è diffusa anche la modalità del Room & Breakfast che presenta alcune differenze rispetto al modello tradizionale: «I B&B impongono il limite massimo di tre camere per struttura e non c’è bisogno dell’apertura della partita Iva – specifica Rocchi -, mentre la formula dei R&B dà la possibilità di affittare più di tre camere e richiede obbligatoriamente la dotazione della partita Iva. Non è raro che proprietari di B&B scelgano, dopo aver visto che l’attività ha successo, di ampliare l’offerta e trasformarsi in R&B che permettono un maggiore numero di stanze».

Rocchi spiega che a intraprendere l’attività sono sia professionisti del settore che persone che si buttano per la prima volta in questa avventura: «A volte capita che qualcuno eredita una casa e decide di trasformarla in B&B – dice -, in altri casi sono persone che hanno già fatto questo mestiere o vengono, ad esempio, dal mondo della ristorazione».

Il responsabile di settore della Confartigianato sottolinea anche che nello scorso dicembre il Governo ha emanato un decreto che regola il mercato degli affitti brevi: «Mancano ancora alcuni decreti attuativi, ma la riforma senza dubbio ha posto regole più stringenti per chi decide di affittare. Prima i B&B soffrivano una concorrenza “sleale” dovuta a una mancanza di regole per tutta una serie di modalità di affitto. Oggi anche alcuni giganti, fortissimi sul Web, hanno dovuto adattarsi e seguire determinate regole che rappresentano una garanzia per tutto il mercato turistico».

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