Ravenna, al liceo scientifico niente settimana corta. Non basta il 60% dei voti a favore

Ravenna

Il liceo scientifico Oriani non adotterà la settimana corta di 5 giorni, almeno non per il prossimo anno scolastico. Dall’esito della consultazione lanciata dalla dirigente scolastica tra studenti, docenti, genitori e personale Ata, tra la fine di novembre e i primi giorni di dicembre non è emersa la maggioranza qualificata dei 2/3 per procedere nell’iter di modifica dell’organizzazione dell’orario. I dati sono stati presentati ieri dalla dirigente Aurea Valentini, nel corso del collegio docenti, senza prevedere una successiva discussione. Non è bastato infatti il 60% dei votanti favorevoli per applicare una nuova organizzazione della didattica che avrebbe condensato le lezioni dal lunedì al giovedì con orari diversificati in base alle ore settimanali tra biennio e triennio. In pochi giorni si è consumato nelle classi, nelle famiglie, tra i docenti e il personale un acceso dibattito tra favorevoli e contrari che ha portato al voto circa 700 studenti su 1200, circa 800 genitori. Esclusi dalla consultazione gli iscritti all’indirizzo sportivo che già prevede la settimana corta e poca è stata la partecipazione nelle classi quinte.

La scelta

Dai dati emersi il voto dei docenti è stato determinante, favorevoli alla settimana corta solo per il 40%, mentre il personale Ata ha sostenuto la scelta con un 100%. La sorpresa poi arriva dalle preferenze degli studenti e dei genitori che si pensava nelle previsioni sarebbero andate tutte per il cambiamento di orario, invece poco del 60% ha scelto l’opzione settimana corta. Di fronte a un esito tiepido l’iter per il cambiamento organizzativo per ora si ferma al collegio docenti, nel caso invece di un’affermazione piena la decisione sarebbe andata al vaglio del collegio d’istituto.

L’epilogo

L’iniziativa della dirigente scolastica di coinvolgere l’intera comunità scolastica è del tutto nuova in città, mentre in altri istituti superiori la questione è stata dibattuta all’interno degli organi collegiali. Per spiegare le ragioni della consultazione e l’opportunità del sabato libero la preside Valentini aveva inviato una e-mail alle famiglie e ai docenti nella quale ricordava che: «La possibilità di una pausa di due giorni dalla frequenza scolastica può rappresentare un miglioramento delle condizioni di studio e di frequenza per gli studenti a cui è così concesso un tempo di recupero maggiore. Il perdurare dell’orario scolastico fino alle 13,45 permetterebbe inoltre agli studenti che frequentano attività pomeridiane, di rimanere nei locali scolastici senza soluzione di continuità». Un orizzonte che per ora il liceo Oriani ha deciso di non considerare.

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