All’asta il “bagno dei militari” di Marina. Ma il bando è solo per i bagnini

Ravenna

RAVENNA. Andrà all’asta a settembre lo stabilimento balneare di Marina di Ravenna in uso all’Esercito fino a una quindicina di anni fa. Negli anni Settanta era il bagno Stella, posto tra il Taormina e l’odierno bagno Paradiso. Oggi è una costruzione fatiscente, in pieno degrado che aspetta da tempo la riqualificazione. Il manufatto in abbandono, cabine prossime al crollo, presenza di amianto, in un’area recintata per un tratto di spiaggia di pregio tra le più ampie del lido all’inizio di luglio sono stati consegnati al Comune, dopo che il ministero della Difesa ha restituito l’area demaniale alla Capitaneria di porto.

Gli erosi

Con in mano la concessione il Comune aprirà un bando per la gestione dello stabilimento riservato però ai soli titolari di bagni erosi come vuole il piano dell’arenile, ovvero quelli in zone sottoposte a erosione marina, circa 35 per la Regione, disseminati nei 9 lidi ravennati. Al vincitore andrà l’obbligo di demolire la propria struttura per ripristinare la spiaggia libera e di recuperare la struttura. «Tentò una soluzione Mercatali, poi il direttore generale del Comune Boattini infine – spiega l’assessore al commercio Massimo Cameliani - siamo riusciti a trovare il punto di accordo con il sostegno della Regione e della Capitaneria di porto. La proprietà rimane al demanio marittimo, noi cerchiamo un imprenditore interessato alla gestione così come è avvenuto per il Marinabay. All’assegnatario della gestione andrà l’onere della bonifica. L’affidamento non potrà superare i 20 anni, come prevede la normativa. Sappiamo che potrebbero esserci difficoltà fra i titolari dei bagni erosi a lanciarsi in un’impresa abbandonando il proprio bagno anche se parliamo di un’area molto interessante, così se andasse deserto il primo bando ne apriremo un secondo a fine anno aperto a tutti».

Piano B

Se andrà a buon fine il primo bando riservato, l’assegnazione sarà immediata e con un po’ di fortuna rispetto ai tempi della burocrazia la stagione 2019 potrebbe essere quella della riapertura. Nel caso invece nessun titolare di bagni erosi si facesse avanti, partirebbe a fine anno un secondo bando questa volta aperto a tutti non solo ai ravennati, una mossa che il Comune dovrà vincolare a una variante del piano dell’arenile. Lo strumento urbanistico prevede infatti che il bagno dell’esercito possa essere riassegnato solo agli “erosi”, allora l’eventuale bando sarà subordinato all’approvazione da parte del Comune di una variante. Atto che non potrà avvenire prima di aprile, solo a quel punto ci sarà l’assegnazione. Una tempistica che di fatto rende impossibile riaprire gli ombrelloni per la stagione balneare 2019, ma più facilmente per quella del 2020.

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