Lido di Dante tra spaccio e sesso occasionale in pineta: “Ci vorrebbe un’area naturista”

Ravenna

Vorrebbero un’area naturista concessa in gestione con servizi e personale addetto al controllo per attrarre turisti e famiglie dall’estero come avveniva fino a 20 anni fa, invece a Lido di Dante si ritrovano in fondo a via Catone macchine con gomme tagliate, specchietti rotti, gente che si infratta in pineta in cerca di incontri occasionali e frequentazioni poco rassicuranti. «Le forze dell’ordine conoscono bene la situazione - conferma il presidente della Pro loco Andrea Scarabelli - la nostra pineta è infrequentabile, in spiaggia in certi tratti ci sono cani di grossa taglia liberi e spaccio, prostituzione e per la strada gente dall’abbigliamento succinto. Siamo il lido ravennate più piccolo con una grande zona naturale, per noi l’area naturista sarebbe un valore aggiunto. Facciamo tante attività per la nostra località ma finisce che si parla di noi solo per questioni spinose».

Mentre in rete arrivano segnalazioni di pneumatici danneggiati in 10 auto sabato e tra i residenti cresce l’insofferenza, la Pro loco pensa a un progetto approvato dalla Provincia più di dieci anni fa. «Si tratta di un’analisi seria che tutela l’ambiente e le persone - ricorda Scarabelli - pensiamo che una spiaggia gestita potrebbe portare un turismo sano, negli anni Novanta venivano famiglie di tedeschi e olandesi, vorremmo riaprire la discussione con gli enti coinvolti, Carabinieri forestali, Parco e Comune». Fra questi il Parco del Delta del Po, con il direttore Massimiliano Costa, conferma l’interesse: «Allora per conto della Provincia firmai il progetto di gestione chiamato Spiaggia selvaggia. Nel primo tratto da Lido di Dante verso sud e da lido di Classe verso nord prevedeva l’individuazione di un concessionario in grado di gestire gli ingressi a pagamento, in cambio di sdrai e vele al posto di ombrelloni. E ancora nessuna pulizia meccanica della spiaggia, nessuna costruzione sulla sabbia, servizi igienici all’ingresso e un punto di ristoro smontabile. Il progetto piacque ma non andò avanti». Attualmente la spiaggia è in concessione ai Carabinieri forestali dal demanio marittimo come riserva dello Stato. Nel primo tratto si può entrare sempre, nel tratto centrale si accede solo dopo il periodo della nidificazione, quindi dopo il 15 luglio circa, la parte prossima alla foce del Bevano lato Lido di Dante e lato Lido di Classe è invece interdetta. «Come Ente Parco avevamo avuto un incontro con i Carabinieri forestali e la pro loco due anni fa. Rimane un’idea interessante, occorre mettersi attorno a un tavolo capire se ci sono le condizioni per un nuovo progetto, allora qualche gestore interessato c’era. Ricordo che andai in Spagna nel parco del delta dell’Ebro per capire come gestivano l’area naturista, il loro modello prevedeva accesso libero e 10 vigilanti giorno e notte».

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