Allarme per i virus trasmessi dalle zanzare: il piano di sorveglianza dell’Ausl

L’estate porta con sé le zanzare, che oltre alle fastidiose punture rappresentano vettori per alcuni malattie endemiche, come la West Nile e Toscana Virus, e altre di importazione come Chikungunya, Zika e Dengue. Si tratta di malattie insidiose. Sebbene in molti casi si risolvano in maniera asintomatica o senza complicazioni, a volte invece portano a quadri clinici molto seri, che nei casi più gravi possono essere anche fatali.
Lo scenario è in evoluzione.
Temperature sempre più alte, associate a una sempre maggiore e stabile presenza delle zanzare tigre, impongono attenzione. L’Ausl Romagna da tempo ha avviato protocolli per affrontare la situazione, sia in chiave preventiva che di intervento nel caso di segnalazione di casi specifici. A parlarcene è Giulia Silvestrini, direttrice facente funzione dell’Unità Operativa Igiene Pubblica di Ravenna.
Le attività di sorveglianza sulle arbovirosi hanno evidenziato, per il 2025, in Romagna 7 casi di infezione umana da virus di Chikungunya, Zika o Dengue così ripartiti: 3 a Rimini, 2 a Cesena, uno a Forlì e uno a Ravenna. «Si tratta di casi che sono stati risolti - commenta Silvestrini – e per i quali sono scattati i protocolli sanitari. Per questo gruppo di virus da importazione, che si trasmettono attraverso la zanzara tigre, è fondamentale attivare immediatamente tutte le procedure per impedire la nascita di focolai. Questi virus sono presenti in Sud America, in Africa, e in India, in Bangladesh e in zone limitrofe. Se un cittadino è di ritorno da questi luoghi e nell’arco di 15 giorni sviluppa sintomi come la febbre, è bene che faccia una segnalazione alle autorità sanitarie. Se ci sono fondati sospetti che la persona possa essere infettata da questi virus si allerta l’Igiene Pubblica che poi avvia le indagini. Nel caso si tratti di questi virus, si adottano le procedure che portano al trattamento con larvicidi e adulticidi le aree attorno all’abitazione della persona colpita in un raggio di 100 metri. Fino ad ora, nel 2025, non si hanno notizie di focolai, ma l’anno scorso si registrarono a Modena, Reggio Emilia e Fano. Si è trattato di focolai autoctoni dove purtroppo è sfuggito il caso iniziale. È sempre bene ricordare che queste tre malattie non si trasmettono da uomo a uomo, ma sempre attraverso il vettore della zanzara. Quest’ultima, se punge una persona portatrice di questo virus, diventa un vettore molto insidioso pungendo altri esseri umani. È bene precisare che il contagio può avvenire anche per via ematica, quindi quando si registrano casi si fanno i controlli anche sulla sacche dei donatori di sangue».
Tra le altre arbovirosi - cioè malattie causate da virus trasmessi da vettori come le zanzare e i pappataci - è bene tenere sotto controllo i casi di West Nile e Toscana Virus. Si tratta di virus che sono diventati endemici: «In entrambi i casi, per fortuna, nel 2025 non si sono ancora registrati casi sul nostro territorio e diventa fondamentale continuare a fare una buona prevenzione, innanzitutto limitando la presenza delle zanzare». A questo proposito nell’ultima settimana nel territorio ravennate si è registrato un sensibile aumento di zanzare con il Comune che ha parlato di presenza di sciami “aggressivi”. «Meno zanzare ci sono in circolazione, meno probabilità abbiamo di contrarre queste malattie, per cui tutta la comunità deve fare la sua parte. Il 70% del nostro territorio è a gestione privata per cui il contributo dei cittadini diventa fondamentale. Bisogna fare i trattamenti larvicidi con regolarità. Sul territorio sono collocate ovitrappole che permettono di tenere monitorata la quantità di zanzare in circolazione e se sono state infettate da questi virus. Per ora tutti i controlli hanno dato esiti negativi sulla presenza dei virus».