Ravenna, Zaky libero la gioia del disegnatore Costantini

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«Persone che erano in aula a Mansoura, mi hanno avvisato 20 minuti dopo l’udienza, e mi hanno chiesto subito un disegno su Zaky per dare la notizia in rete. Siamo stupiti, è incredibile. Nessuno si aspettava questo esito. Sono felicissimo».

Il sostegno alla causa

A poche ore dall’inaugurazione della propria mostra The social drawing alla galleria niArt, l’artista e disegnatore Gianluca Costantini è stato uno dei primi ad apprendere la notizia del rilascio di Patrick Zaky, attivista e studente egiziano dell’università di Bologna, arrestato nel febbraio del 2020. Costantini da tempo con i propri disegni supporta le campagne in favore dei diritti umani e dei prigionieri di coscienza. Fra questi i più celebri sono quelli di Zaky, noti in tutto il mondo, tanto da sostituire le foto del giovane nell’illustrazione di articoli o nella comunicazione degli attivisti e di organizzazione non governative come Amnesty International.

La mostra

«Per questo aveva deciso di inaugurare il giorno dell’udienza del processo in Egitto per essere vicino alla sorte di Zaky. L’inaugurazione della mostra per noi diventa una festa, pensavamo di aprire in ben altro clima, invece abbiamo portato fortuna. Non è finita ma è un passo avanti. Dopo l’annuncio i media italiani, Domani e Corriere della Sera di Bologna mi hanno chiesto altri lavori». Fra i disegni esposti, anche l’ultimo nato, un ritratto dello studente egiziano inserito dentro una gabbietta per uccellini. «Per fortuna, ora appare già datata». In mostra appaiono diverse opere, fra gli altri si possono ammirare i ritratti di Giulio Regeni, di attivisti turchi per i quali è scattata la censura, eritrei ma anche di Stefano Cucchi e di Willy Duarte Monteiro. Il sindaco De Pascale, presente all’inaugurazione, ha parlato di «un risultato che aspettavamo con ansia, ma che lascia immutata la preoccupazione per il proseguimento del processo. Penso siano stati importanti questi due anni di mobilitazione con Università e Comuni, con la società civile, con intellettuali e artisti direttamente impegnati. Gianluca Costantini con la straordinaria potenza comunicativa espressa dai suoi disegni ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prigionia del giovane studente egiziano».

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