Ravenna tra crisi e sicurezza. Il Prefetto: "Un territorio al buio è a rischio"

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Le Amministrazioni corrono ai ripari e in più di una realtà si sta pensando di spegnere o limitare l’illuminazione pubblica in determinate fasce orarie come già avvenuto a Russi. Ma questo, commenta il prefetto Castrese De Rosa, espone il territorio al rischio criminalità.

A Russi spenti 4mila punti luce

Il caro energia mette in discussione l’illuminazione notturna dei centri abitati e i primi cittadini di altre zone potrebbero seguire il provvedimento drastico adottato dalla sindaca Valentina Palli che, di fronte a bollette alle stelle, ha disposto lo spegnimento delle luci in tutte le vie (tranne le principali di attraversamento di Russi, San Pancrazio e Godo, oltre che nelle rotonde e all’incrocio di Prada) dalle 23.30 alle 5.30 del mattino. Decisione che potrebbe essere presto imitata dalla città capoluogo e dai Comuni del Faentino e della Bassa Romagna. Novità sono attese nei prossimi giorni.

Bilanci e pericoli

I provvedimenti di limitazione dell’illuminazione servono a salvaguardare i bilanci delle Amministrazioni che per effetto del caro-luce rischiano un vero e proprio salasso. I costi alle stelle per luce e gas gravano sulle famiglie come sugli enti e le istituzioni. Ma la mancanza, anche parziale, dell’illuminazione pubblica di notte rischia di fare un favore a ladri e malintenzionati. A parlarne è il prefetto Castrese De Rosa che si sta adoperando per organizzare un incontro per la prossima settimana con i primi cittadini e i presidenti delle Unioni, per i territori di Lugo e Faenza, per fare il punto della situazione: «Le scelte dei Comuni sono perfettamente comprensibili – commenta il prefetto –. I costi dell’energia costringono le Amministrazioni a effettuare scelte difficili. Fino ad ora abbiamo visto il provvedimento del Comune di Russi e ce ne aspettiamo altri. A breve faremo un incontro per capire cosa ci aspetta. È auspicabile che sul territorio vengano prese scelte comuni in modo che i provvedimenti siano uniformi e non cambino da zona a zona. Mi rendo conto che non sia facile, ma sarebbe sicuramente d’aiuto per chi deve garantire la sicurezza». D’altronde Castrese De Rosa non nasconde la sua preoccupazione: «Non c’è dubbio che il buio possa favorire i piani di ladri e delinquenti – commenta –. Con un’illuminazione minore, i malintenzionati si sentiranno più protetti e avranno maggiori occasioni per non essere visti. Questo è un elemento su cui è doveroso riflettere. Coinvolgeremo nella discussione i rappresentanti di tutti i territori. Dovremo trovare una mediazione tra le diverse esigenze: garantire un risparmio nei consumi energetici e allo stesso tempo la sicurezza. Sarà importante riuscire a individuare una linea comune».

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