Ravenna, stabile il numero di morti nonostante il coronavirus
RAVENNA. Da più di un mese i report che riportano i dati sui contagi da Covid – 19 scandiscono le giornate con la conta dei positivi al virus, delle guarigioni, dei ricoveri e purtroppo dei decessi. Ed è tra numeri e tabelle che si cerca la fine dell’emergenza ancora lontana e si spera in una remissione della malattia. Al conforto delle guarigioni si affianca sempre il lutto per le vittime, numeri non confrontabili con le città martoriate della Lombardia, e con quelle colpite duramente dell’Emilia Romagna. Al momento non sono reperibili, visto il carico di lavoro dell’Ausl dati epidemiologici che suddividono i decessi per cause di morte, estranee al Covid – 19. Ma dal servizio statistica del Comune, comunque al lavoro anche in queste settimane, è stato possibile reperire un raffronto fra il numero totale di decessi avvenuti nel marzo 2019 e quello registrato nel 2020, alla data di ieri. I due numeri non si discostano in maniera significativa, neanche nelle fasce di età più sensibili e a rischio contagio da Covid - 19. Non si registra un effetto stravolgente per ora, e non emerge neanche la difficoltà di incrociare i dati dei numeri di tamponi, dei positivi e quello dei morti, come avviene in Lombardia e in altri paesi d’Europa dove c’è meno trasparenza nella comunicazione sanitaria e un approccio diverso ai riflessi economici e sociali dell’emergenza.
I numeri
Nel mese di marzo 2019 il totale dei decessi nel comune di Ravenna fu di 200, di questi 22 sono avvenuti in abitazione, e mentre 178 in strutture come l’ospedale, le case di riposo e le strutture sanitarie. Il mese appena trascorso conta 189 decessi totali, quindi avvenuti per cause molteplici oltre al Covid – 19. Dal numero totale 34 sono morti in abitazione e 155 in strutture sanitarie o socio assistenziali. Nel 2019 per la fascia di età 40 - 60 anni le persone decedute furono 21; tra i 61 e gli 80 anni se ne contarono 49 mentre tra gli ultra 80enni il numero salì a 130. A scorrere la situazione registrata a marzo 2020 per fasce di età, si vede come fra i 40 e i 60 anni sono solo 6 i morti, in questo caso appare non irrilevante il crollo del numero degli incidenti stradali mortali. A questi si deve aggiungere la scomparsa di un bimbo del 2012. Fra i 61 e gli 80 anni i decessi sono 49 e fra gli ultra 80enni la quota sale a 133. Nonostante arrivino i primi dati positivi su un deciso decremento del numero di positivi di questi giorni, solo 12 nella provincia ieri, c’è da attendersi fra qualche mese raffronti tra annate meno confortanti