Tre commissioni consiliari riunite per discutere del destino del rigassificatore. Nonquello che arriverà sulle coste ravennati nel 2024, ma quello che sta giungendo a Piombino, la nave Golar Tundra, che tra 3 anni però dovrebbe lasciare il porto toscano. Oggetto della discussione, l’ipotesi che venga scelta Ravenna come destinazione finale con la prospettiva di due navi rigassificatrici davanti alla costa. Il primo firmatario Alvaro Ancisi (LpRa), ha trovato sostegno in Alberto Ancarani (Fi), Davide Buonocore e Daniele Perini (Lista De Pascale Sindaco), Giacomo Ercolani (Lega Salvini Premier), Renato Esposito (FdI), Nicola Grandi e Filippo Donati di Viva Ravenna. Se in Consiglio comunale la variante urbanistica sulle opere a terra, utili al rigassificatore, è passata nei mesi scorsi senza voti contrari, diverse sono le posizioni se si dovesse verificare la possibilità di un secondo rigassificatore con Giancarlo Schiano del M5S che osteggia l’ipotesi e la Lega spaccata con Ercolani favorevole e Rolando contrario.
Ad aggiornare lo stato dei fatti ci pensa l’assessora Federica Del Conte. «Il sindaco – spiega – si è espresso pubblicamente: ad oggi il Comune non ha ricevuto comunicazione o richiesta per collocare una seconda nave né dal Governo né dalla Regione o da Snam. Siamo in una fase prematura. Non c’è nessuna comunicazione in merito». Per Ancisi la decisione «non può essere lontana e la discussione non è campata in aria. La Snam deve decidere prima di entrare a Piombino dove andrà la nave dopo 3 anni, pena l’impossibilità di collocare il rigassificatore. Ravenna è alla pari con altre ipotesi, ovvero Livorno». Ancisi va all’attacco: «Non è possibile che si decida una cosa del genere e l’Amministrazione non sappia niente. Se fosse così sarebbe una scorrettezza della Regione, quali sono le intenzioni della Giunta nel caso di ipotesi in campo? Bonaccini ha dichiarato che se Piombino non vuole il rigassificatore Ravenna si candida a prenderlo. E il sindaco non chiede spiegazioni?».
Nel dibattito dalla maggioranza si levano i distinguo. Giancarlo Schiano del M5S si dice contrario all’ipotesi; «non possiamo legarci al fossile per altri 25 anni, il primo rigassificatore era giustificato con l’emergenza energetica ma i 5 Stelle sono contrari a un secondo terminal». Dal Pri l’esperto Giannantonio Mingozzi ricorda che «non possiamo fare a meno del fossile per l’industria. Non creiamo l’incubo del secondo rigassificatore». Francesconi del gruppo misto è favorevole, Perini e Buonocore della lista De Pascale sindaco e il Pd non vedono al momento la concretezza dell’ipotesi. Nei banchi dell’opposizione la Lega con Gianfilippo Rolando mette in discussione il valore dell’opera, mentre Giacomo Ercolani non dice un “no” secco al secondo impianto. “No” che arriva invece dalla lista civica La Pigna con la consigliera Veronica Verlicchi; dubbi da FdI, mentre sulla mozione che chiede al Governo vantaggi con sconti in bolletta e nuove royalty per la città, presentata da Giacomo Ercolani della Lega, la convergenza verso un documento condiviso tra i gruppi appare piena.