Ravenna: padroni contagiati, fido a spasso con i volontari

Ravenna

Nei mesi estivi nessuno aveva chiesto il loro aiuto ma con l’aumento del numero di positivi, di persone in quarantena o di anziani che per cautela o per difficoltà motorie decidono di limitare le uscite di casa, tornano all’opera i volontari delle associazioni animaliste per condurre animali di proprietà nella passeggiata quotidiana o nella visita dal veterinario.
In marzo e in aprile, in poco tempo dal nulla si creò una rete di protezione a supporto delle persone colpite dal virus e impossibilitate a gestire i fedeli amici a quattro zampe. «Dopo mesi mi hanno contattato alcune persone – racconta Arianna Ballotta, volontaria Enpa della sezione di Bagnacavallo, ma operativa su Ravenna –; durante la chiusura fra marzo e aprile ogni giorno portavo fuori 5 cani con l’autorizzazione a circolare in qualità di volontaria. Prima di andare al lavoro, massimo alle 8, e poi durante la pausa pranzo e nel pomeriggio a fine giornata, uscivo aiutando due persone anziane e altri tre nuclei, famiglie intere contagiate, con i cani. Il protocollo è molto severo, non può esserci contatto con i proprietari, oltre a guanti e mascherina, è previsto il cambio del guinzaglio per gli animali. Ora con l’aumento dei tamponi e degli asintomatici cresce anche il numero di persone in difficoltà. Ma in questa ondata siamo più preparati, stiamo convivendo da mesi con il virus e c’è maggiore disponibilità da parte delle persone. La rete dei volontari si rimetterà al lavoro e grazie a una maggiore consapevolezza sui rischi sarà più estesa». A differenza dei padroni umani, cani e gatti non rischiano di contrarre il virus ma hanno bisogno di essere accuditi nelle normali necessità quotidiane o in caso di patologie. Gli animali non sono veicolo di trasmissione del virus, ma massima cautela va tenuta nel contatto con il pelo del gatto e del cane di casa laddove ci siano persone positive.
Anche nel Lughese si muovono i volontari, anche quelli che si occupano in prevalenza di gatti. «Abbiamo cominciato a ricevere telefonate – spiega Franco dell’associazione I randagi della Bassa Romagna – così abbiamo deciso di mettere un annuncio sulla nostra pagina Facebook rendendoci disponibili gratuitamente per chi ha bisogno. Ci hanno contattato persone anziane e altri in attesa dell’esito del tampone. Siamo 10 volontari operativi nei 9 comuni dell’Unione. A breve avremo un rifugio per i nostri gatti a San Potito, nel 2020 ne abbiamo gestiti 200. Normalmente seguiamo mici disabili e anche cuccioli in allattamento, ora torneremo ad aiutare i proprietari di cani in difficoltà».

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