Ravenna, niente imposta di soggiorno per le scuole in gita

L’imposta di soggiorno non sarà più pagata dagli studenti e dagli accompagnatori, che partecipano a gite scolastiche, e dal personale medico e paramedico, che alloggia temporaneamente in strutture del territorio comunale per esigenze sanitarie di natura straordinaria. Le esenzioni riguarderanno anche chi assiste un proprio caro ricoverato in strutture sanitarie, categoria già presente nel precedente regolamento, e soggetti e accompagnatori che soggiornano in occasione di trattamenti in day-hospital. Le novità sono state presentate dall’assessore al turismo Giacomo Costantini nel corso della riunione congiunta delle Commissioni consiliari n. 5 “Bilancio, partecipate, personale, patrimonio” e n. 6 “Sport, grandi eventi, turismo”, durante la quale le forze di opposizione hanno sollevato diverse critiche, giudicando la tassa di soggiorno dannosa per il turismo e contestando il fatto che gli introiti da essa derivanti non sono sempre stati destinati a favore del settore turistico. Dopo il passaggio in commissione, il nuovo regolamento sarà discusso in Consiglio comunale. Entrerà in vigore il primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione della deliberazione di approvazione sul sito del ministero dell’Economia e delle finanze. Costantini ha spiegato che fino ad ora l’esenzione valeva soltanto per gli under 14; per il futuro l’amministrazione intende ampliare la platea anche agli studenti in gita. Il turismo scolastico è stato pesantemente colpito dalla pandemia, ma se il prossimo 31 marzo finirà lo stato di emergenza i viaggi con i compagni di classe potrebbero ripartire.

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