Ravenna, morto investito in viale Po: tutti i dubbi da chiarire

Sono diversi gli aspetti ancora da accertare intorno all’incidente verificatosi nel tardo pomeriggio di mercoledì in viale Po, con il drammatico esito della morte del 28enne Marco Saponi. Il ragazzo, travolto da una Volkswagen Polo, è stato sbalzato in avanti di una decina di metri con la sua bicicletta, per poi spirare poco dopo durante il trasporto al Bufalini per le conseguenze del violento impatto. Visto l’esito mortale del sinistro, nei confronti del conducente dell’auto si aprirà automaticamente un fascicolo per omicidio stradale. Le indagini, affidate alla Polizia municipale e coordinate dal pm di turno, Silvia Ziniti, dovranno in primo luogo fare luce sulla dinamica di quanto accaduto. A complicare la situazione c’è l’assenza di testimoni diretti: l’uomo alla guida dell’auto che si trovava dietro a quella coinvolta nell’incidente ha infatti affermato di avere visto solo il corpo della vittima cadere a terra in seguito all’urto. D’altronde a quell’ora il sole è basso e limita la visibilità specialmente per chi, come nel caso della Volkswagen, procede avendolo di fronte: anche questo potrebbe essere stato un fattore determinante. Da verificare anche se Saponi stesse attraversando le strisce pedonali in sella alla bicicletta o conducendola a mano: particolare non indifferente, poiché l’attraversamento in questione è solo pedonale e non ciclopedonale. Una ipotesi che al momento non è ancora stata esclusa è quella secondo cui il ragazzo non si trovasse sulle strisce pedonali ma stesse attraversando trasversalmente la strada. La data del funerale è ancora in attesa di essere fissata.

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