Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

Alluvione Emilia-Romagna, come aiutare

VolontariatoInformazioni utili per fare volontariato suddivise per località:Bologna Area Metropolitana:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfiEeIGSpfooB-cAJIaoI-K_aAp9W_wwhwKzFwL8EyTT5mIVw/viewformCesena:https://www.volontarisos.it/user/index.phpCervia:https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSclceKT5KSnooMwYLyMyQO7mh080nIniirSc4ALJwU798FkCQ/viewformoppure chiamare al numero 3425211536 dalle ore 9.00 alle 18.30.Ravenna:Inviare un’email a vogliodareunamano@comune.ra.it lasciando nome, cognome, recapito telefonico e indicando quale tipo di aiuto puoi offrire.Imola:https://www.comune.imola.bo.it/argomenti/sicurezza-e-protezione-civile/emergenza-maltempo/come-aiutareForlì:Chiamare al numero 0543 712301...

Ravenna, maltempo danneggia gelso secolare

RAVENNA. A Mezzano c’è un gelso ultracentenario da salvare. La pianta sorge nel cortile della casa colonica di Franco Fenati ed è uno degli alberi storici del territorio. Alcuni esperti sono arrivati da Bologna alcuni anni fa per studiarlo, al termine dell’indagine hanno stabilito che è nato in un intervallo compreso tra il 1650 e il 1670. «È una pianta meravigliosa – racconta Fenati con orgoglio –, frutto di una vita lunga 370 anni. Da quando è nato sono passati 32 papi. Dove adesso sorge il cortile della casa, una volta c’era la valle ed è proprio tra i canali che il gelso è cresciuto. In diverse occasioni abbiamo organizzato delle iniziative all’ombra delle sue meravigliose foglie. È un luogo magico, sembra di tornare indietro nel tempo. L’albero è stato riconosciuto patrimonio ed è tra i più antichi gelsi d’Italia. Ha un proprio codice di riferimento e una targhetta che lo identifica. Purtroppo il temporale di sabato scorso, con vento molto forte, ha inferto un grosso danno a uno dei suoi rami più grossi e ora rischia di perdere stabilità».

Patrimonio verde
Fenati chiede che il Comune intervenga prima che la situazione possa ulteriormente peggiorare: «L’albero è stato riconosciuto d’interesse dalla Regione, poi è passato sotto la cura della Provincia e ora del Comune – commenta –. I tecnici sono intervenuti alcuni anni fa puntellandolo. Questo ha permesso di renderlo più stabile. L’Amministrazione negli ultimi otto anni si è anche preoccupata di curarne la potatura, purtroppo però nell’ultimo periodo sono mancati interventi che avevo più volte sollecitato. Essendo un albero storico è bene che siano gli esperti del Comune a curarlo, è un patrimonio di tutti. L’ultima volta che sono venuti, i tecnici si erano resi conto della situazione e mi avevano detto che sarebbero tornati a settembre per sistemarlo. Io ho aspettato, ma non sono venuti né a settembre né nei mesi successivi, poi è scoppiata l’emergenza covid-19 che ha rivoluzionato il mondo. Nello scorso marzo ho compiuto io qualche intervento che non si poteva rimandare. Ma non è stato facile. Ormai sono anziano, per cui non è neanche così consigliabile che mi spinga tanto in alto con la scala. Sono riuscito a rimuovere un grosso ramo rotto, ma ora il problema è ben più grave. Il vento di sabato scorso ha spezzato uno dei rami portanti, purtroppo un terzo dell’albero se ne è andato e ora mi aspetterei che il Comune intervenisse con urgenza. È un albero che ha oltre tre secoli e di cui dovremo occuparci. Capisco che al mondo ci siano problemi ben più seri, ma è da diverso tempo, ben prima dell’emergenza coronavirus, che sto segnalando l’esigenza di sistemare la pianta. Il grosso ramo si è spezzato perché ormai la chioma era molto pesante e all’arrivo del vento ha fatto l’effetto vela. Con una bella potatura avremmo potuto evitare questo disastro».

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui