Sono passati 15 anni, ma per Claudia Graziani il ricordo di una piccola grande impresa compiuta dal padre Antonio (scomparso nell’ottobre scorso) resta indelebile. Il 3 giugno del 2007 da Ravenna partì un treno a vapore diretto a Firenze, lungo la tratta ferroviaria Faentina, per celebrare i 700 anni trascorsi da quando Dante Alighieri iniziò a scrivere la Divina Commedia, a Firenze nel 1307. Oltre a condividere il mestiere di giornalista, padre e figlia, hanno vissuto un’anticipazione di quello che sarebbe diventato in occasione delle celebrazioni del VII centenario della morte del Poeta nel 2021, un progetto culturale e turistico. «Si può dire che quello fu il primo “Treno di Dante” che mio padre, Antonio, allora presidente del Lions Club Ravenna Host, organizzò a chiusura dell’anno sociale cogliendo un’intuizione che oggi è diventata realtà: unire Ravenna e Firenze nel nome del Sommo poeta declinando il viaggio sul treno d’epoca dal punto di vista storico, ma soprattutto culturale e paesaggistico per vivere quel “turismo lento” di cui tanto si parla oggi».
Il ricordo
In un Paese che predilige il trasporto su gomma alle vie “del ferro” non è facile promuovere tratte commerciali per le merci ma nemmeno linee in favore del turismo e del movimento delle persone. E il primo treno di Dante non fece eccezione. «Ricordo mio padre con quanto impegno e apprensione visse quei giorni per organizzare l’evento: dai contatti per noleggiare il treno a vapore, la vendita dei biglietti, gli accordi con tante realtà ravennati che offrirono vivande e bevande per rendere più piacevole il viaggio. Il risultato fu un successo inimmaginabile. Arrivarono persino prenotazioni dall’America quando, però, il treno era al completo e la lista d’attesa era di circa 100 persone. I 234 passeggeri, tra i quali molti bambini, furono salutati alla partenza dal sindaco Fabrizio Matteucci e accolti all’arrivo dal vice sindaco di Firenze, Giuseppe Matulli, insieme a rappresentanti Lions».Il convoglio organizzato dal Lions Club Ravenna Host con la collaborazione degli altri club locali (Bisanzio, Dante Alighieri e Romagna Padusa) e quello di Russi, fece la prima tappa a proprio a Russi e poi, Faenza, Brisighella, Marradi, Borgo San Lorenzo e Montorsoli. Alcune fermate tecniche per il rifornimento di acqua, furono una festa con il saluto delle autorità e, a Marradi, anche della banda cittadina. Il treno con carrozze “centoporte” partì alle 9.45 dalla stazione di Ravenna e arrivò a Santa Maria Novella di Firenze alle 13.01, tra lo stupore dei viaggiatori in attesa ai binari e ripartì alle 17.59 per arrivare a Ravenna alle 21.15.