Ravenna, il fratino è tornato. Il Comune spiana le dune in anticipo
Il fratino è tornato sulle spiagge ravennati. Gli avvistamenti sono molteplici e interessano le zone di Marina di Ravenna, Lido di Dante e Lido di Classe. A darne notizia sono le associazioni ambientaliste, che si sono unite nella rete “Salviamo il fratino della costa ravennate”.
La mobilitazione
I volontari sono già al lavoro e perlustrano le spiagge per proteggere il volatile che è a serio rischio di estinzione. «A Marina di Ravenna sono state individuate due coppie di fratini – spiega Francesca Santarella, in rappresentanza della rete delle associazioni –; con ogni probabilità sono le stesse dell’anno scorso. Al momento non sembrano avere uova in atto, ma dopo la segnalazione della loro presenza il Comune ha provveduto a spianare, limitatamente ai tratti di avvistamento, la duna invernale, realizzata a protezione degli stabilimenti così da evitare una successiva interruzione dell’intervento di spianamento nel caso in cui i fratini dovessero nidificare».Notizie ancora più incoraggianti per le sorti del fratino arrivano da Lido di Classe dove è stato individuato, grazie alla segnalazione di un cittadino, un nido che è stato immediatamente messo in protezione con una gabbietta. Francesca Santarella ha effettuato ieri un sopralluogo: «Purtroppo il forte vento e la burrasca delle ultime ore hanno fatto volare via la gabbietta, ma nei paraggi abbiamo avvistato un fratino – dice –. La speranza è che le uova non abbiano subito danni. Non ci siamo avvicinati troppo per non disturbare, ma torneremo presto a monitorare la situazione». Un altro avvistamento riguarda Lido di Dante. Ad annunciare il ritorno del volatile è stato il presidente della Pro loco della località, Andrea Scarabelli, che ha immortalato il fratino in una foto che poi ha condiviso su Facebook. «Lido di Dante è il luogo che l’anno scorso ha portato più fortuna al fratino – spiega la Santarella – visto che due coppie hanno dato alla luce cinque pulcini che poi si sono involati. Se tutti dovessero tornare alla stessa spiaggia potremmo avere ben nove esemplari».