Ravenna, il Covid frena i consumi. Negozi e ristoranti in crisi

Ravenna

RAVENNA - I numeri vertiginosi dei contagi hanno serie ripercussioni sul commercio. Un sondaggio, condotto da Ipsos e commissionato da Confesercenti, mostra come la difficile risalita delle attività commerciali e pubblici esercizi si stia arenando di fronte alla recrudescenza della pandemia. L’indagine, pubblicata dal quotidiano “La Stampa”, mostra la reazione degli italiani in seguito al dilagare di Omicron; nell’ultimo mese, il 51% ha ridotto o evitato la frequentazione di bar e ristoranti e il 32% dei negozi. Il 63% delle persone ha ridotto gli spostamenti non necessari. «Da quando il virus ha ripreso a galoppare, i consumi si sono fermati – commenta Roberto Montanari, titolare del negozio Scooter a Ravenna -. Per fortuna si è lavorato con intensità nella prima metà di dicembre, ma già vicino al Natale si avvertiva che qualcosa stava cambiando.

Siamo in sofferenza. Ieri ho fatto visita ad alcuni showroom e mi sono recato da fornitori che mi hanno confermato che il problema è generalizzato. La paura del contagio e il fatto che ci siano tanti positivi e persone in quarantena hanno prodotto un crollo degli acquisti. Gli ultimi giorni sono emblematici, chiunque abbia fatto un giro in centro storico si sarà reso conto della situazione. Pochissima gente e pochissimi affari. A fine novembre sembrava quasi che potessimo ritornare ai numeri pre-pandemia, ma poi la situazione è precipitata e il 2021, per molti, farà segnare un risultato di poco migliore al 2020».

Roberto Montanari dice di guardare con preoccupazione alla primavera: «Spero che il picco dei contagi sia raggiunto a breve, altrimenti rischiamo che i danni prodotti dalla pandemia si ripercuotano anche sui prossimi mesi». Massimo Serena dell’Osteria del tempo perso dice di dover fare fronte a disdette praticamente quotidiane per il sopravvenire di positività e quarantene: «Ormai è fisiologico – dice -. A Capodanno, ad esempio, è saltato oltre il 20% delle prenotazioni all’ultimo momento. Durante le festività abbiamo lavorato molto grazie ai turisti, ora vediamo cosa succede nelle prossime settimane».

Il presidente della Confesercenti di Ravenna, Mauro Tagiuri, conferma la delicatezza del momento: «La gente è prudente e c’è meno passeggio – dice -. Dobbiamo assolutamente evitare un altro lockdown che porterebbe conseguenze molto serie a tutti gli operatori del commercio, compresi bar e ristoranti. Soprattutto negli ultimi giorni si nota una netta diminuzione dei flussi; il fenomeno si manifesta anche nei centri commerciali».

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