Ravenna e Lugo, in arrivo quattro nuovi presidi

Ravenna

Arrivano le nuove assegnazioni di presidi in tutta la Regione e Ravenna avrà la copertura di quattro delle sei sedi vacanti. La più attesa, il liceo scientifico Oriani, dopo l’addio del dirigente di lungo corso Gianluca Dradi, non andrà in reggenza ma aprirà le porte ad Aurea Valentini, una dei 28 dirigenti nella graduatoria regionale su 58 sedi da assegnare. Nei mesi scorsi l’intera comunità scolastica dell’Oriani, i docenti, i rappresentanti d’Istituto, il personale Ata si erano mobilitati sottoscrivendo una petizione per chiedere una deroga al trasferimento di Dradi, giunto al termine del terzo mandato triennale. Una deroga richiesta in base a una norma che prevede la rotazione dei presidi per evitare il rischio corruzione, e che viene applicata solo nelle regioni Emilia Romagna e Marche sul territorio nazionale. Dradi, come noto, andrà alla guida del liceo artistico Nervi Severini.

Nuovi arrivi

L’ufficio scolastico regionale ha comunicato i nomi dei nuovi dirigenti: all’istituto tecnico professionale di Lugo arriva Matteo Battistelli; all’istituto comprensivo di San Pietro in Vincoli, Patrizia Di Lorenzo; all’istituto tecnico commerciale Ginanni, Fausta Labidonisia. Sono destinati alla reggenza gli istituti comprensivi del Mare e Cervia 2, cioè a non avere un proprio preside di nomina, ma per un anno uno di ruolo in un'altra scuola. Per conoscere i nomi dei presidi reggenti si dovrà attendere ancora qualche giorno, mentre sono in corso di assegnazione i ruoli dei direttori scolastici dei servizi generali e amministrativi, figure apicali immediatamente sotto al dirigente scolastico. L’ufficio scolastico ha come ogni anno richiesto ai presidi in ruolo la disponibilità ad accollarsi per un anno un’altra scuola. In caso di indisponibilità dei dirigenti, l’ufficio disporrà in autonomia, assegnando la reggenza. Più complessa la situazione per i docenti alle prese con le immissioni in ruolo, delle 641 unità da inserire entro il 31 agosto, fa sapere Cgil scuola, 183 di queste sarebbero dovute arrivare da un concorso indetto nel 2020, ma mai svolto. I posti non conferiti verranno restituiti alle graduatorie d’istituto, mettendo in seria difficoltà le scuole come avviene ogni anno, al netto dell’emergenza sanitaria Covid.

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